15 serie tv per chi ama viaggiare

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Sì, lo confesso, sono una macina serie tv.

Se ne inizio una, non sono contenta finché non la finisco.

Non importa se non mi soddisfa, devo arrivare fino in fondo. Il mio motto è: non si sa mai.

Magari scopro una chicca.

Non sempre è così, come è successo con la mia amata Breaking Bad, migliore serie tv della vita, over the world.

Ma di certo sono una esigente.

La fattura cinematografica (fotografia, regia, scrittura dei personaggi, costumi) per me sono importanti. Inutile negarlo.

Docufilm e serie tv per chi ama viaggiare

Nel periodo in cui viaggiare è stato praticamente impossibile (2020/2021), ho cercato conforto anche nelle serie tv.

Ce ne sono centinaia, per questo ho voluto raccogliere in questo articolo tutte le serie tv sui viaggi che ho amato in modo che potrai districarti più facilmente tra le tante proposte che ci sono in streaming.

Serie tv per chi ama viaggiare su Netflix

Partiamo da Netflix perché su questo servizio di streaming video avrai l’imbarazzo della scelta. Serie tv da vedere in viaggio oppure per viaggiare dal divano di casa tua.

1 – Travels with my Father

Ho amato follemente Travels with my father.

Una serie in cinque stagioni con Jack Whitehall, comico inglese, e suo padre, Michael. Dall’Asia all’Australia scoprirai lati di questi paesi meno conosciuti e scontati, il tutto condito da un graffiante humour britannico.

2 – Down to earth: con i piedi per terra

Un altro attore, questa volta più conosciuto anche a casa nostra. Sto parlando di Zac Efron che in compagnia di Darin Olien viaggiano dalla Francia all’Amazzonia, passando per la nostra Sardegna, affrontando i temi dell’ambiente e della sostenibilità.

3 – Spedizione Felicità

Felix Starck, dopo il suo viaggio in bici in giro per il mondo, parte per una nuova avventura.

Questa volta insieme alla fidanzata Selima e al cane Rudi.

Acquistano sul web uno scuolabus e lo trasformano in una casa viaggiante per affrontare un grande viaggio che li porterà dall’Alaska al Sud America.

4 – Our Planet

Con la voce profonda di Sir David Attenborough inizierai un viaggio incredibile tra gli ecosistemi del mondo affrontando i temi del riscaldamento globale e delle sue conseguenze nei vari habitat della terra.

La fotografia di questo docu-film è pazzesca. Assolutamente da vedere!

5 – National Parks Adventure

Altra voce narrante davvero importante, quella di Robert Redford che ci accompagna alla scoperta dei grandi parchi americani.

Tra avventura e paesaggi da togliere il fiato, National Parks Adventure fa venire una gran voglia di partire subito per un viaggio on the road negli USA.

6 – Cuba and the cameraman

Cuba mi è rimasta qui. Dovevo andarci nel 2020 dopo averla sognata da tutta una vita. Ma è andata com’è andata.

E allora mi sono buttata a capofitto su Cuba and the cameraman che, pensa un po’, ha vinto ben 15 Emmy.

C’è tanta storia cubana in questo docu-film di Jon Alpert, c’è il suo leader di sempre, Fidel Castro, ma c’è soprattutto la gente comune e la loro vita a Cuba. Ed è questa la parte che ho amato di più.

7 – Conan Without Borders

Con il suo fascino ironico, Conan O’Brien, conduttore americano, tra una degustazione di Chianti e una salsa cubana racconta i suoi viaggi: da Cuba alla Corea del Sud, dal Messico a Israele, da Haiti alla nostra Italia.

8 – The Kidness Diaries

Questa è la storia di Leon Logothetis, che a bordo di una moto d’epoca, intraprende un viaggio in giro per il mondo e soprattutto in giro per le sfaccettature umane.

Si affida alle persone che incontra per il cibo e l’alloggio e si prodiga per ripagare con gratitudine questi atti di gentilezza incondizionati.

Serie tv per chi ama viaggiare
Amazon Prime: cosa vedere se ami viaggiare, “Oman Expedition”.

Amazon Prime Video serie tv per chi ama viaggiare

E veniamo ad Amazon Prime Video perché anche il servizio on demand di Amazon non è affatto niente male. Ti dirò di più. In quanto a film, soprattutto indipendenti, per me resta il numero uno.

Tra l’altro il costo dell’abbonamento è di 36 € all’anno e include anche Amazon music e Amazon prime per le spedizioni gratuite e veloci. Direi che è molto conveniente.

Parto a bomba perché anche su Amazon Prime Video ci sono diversi docu-film e serie tv per chi ama viaggiare.

9 – Oman Expedition – Verso il quarto vuoto

Oman Expedition racconta l’avventura di due runner, Omar Mohamed Alì e Davide Ugolini, che in sella alle loro bici attraversano l’Oman da Nord a Sud attraverso il mitico deserto di Rub’ al Khali.

L’Oman è uno di quei paesi in cima alla mia travel-list e questo documentario mi ha fatto venire ancora di più l’acquolina in bocca.

10 – Vivere con un dollaro al giorno – Living On One Dollar

4 amici in viaggio in Guatemala con un solo dollaro al giorno di budget. Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere alle difficoltà che incontreranno?

Per scoprirlo non ti resta che guardarlo.

11 – African Safari

E qui c’è da rifarsi gli occhi e il cuore, soprattutto se sai cos’è il Mal d’Africa. Il viaggio di un fotografo, Ron Shanin, attraverso i grandi paesaggi africani e i suoi splendidi animali. Un’emozione senza fine.

12 – Etiopia in Tuk Tuk

Che bella l’avventura di questi 11 ragazzi italiani che a bordo di 3 tuk tuk viaggiano in lentezza lungo l’Etiopia del sud! 2500 Km verso il fiume Omo tra gruppi rurali e missioni sociali che ti rimarranno nel cuore.

RaiPlay: serie tv per chi ama viaggiare

13 – Non voglio cambiare pianeta

Questo non puoi proprio perderlo. Perché qui c’è un’anima preziosa, quella di Lorenzo Cherubini, Jovanotti per i più, che in sella alla sua bici, appena qualche mese prima del lockdown, ha viaggiato in solitaria nello splendido e atavico continente sudamericano.

Continui cambiamenti di clima e paesaggi, dalle Ande all’oceano, dalle grandi città ai deserti, e nelle orecchie canzoni e poesie che solo Lorenzo è capace di rendere sue e mantenere magiche.

Serie tv sui viaggi nel tempo

E mica potevo dimenticarmi le serie tv sui viaggi nel tempo? No, no.

Anche in questo caso ce ne sarebbero davvero tante da vedere ma io te ne racconto due che forse non conosci.

14 – Russian Doll

Parto dalla più recente. L’ho vista un po’ per caso ma mi ha conquistato subito, principalmente per la sua attrice protagonista: Natasha Lyonne, Nadia nella serie, che si ritrova incastrata in un loop temporale da far venire l’ansia a chiunque. ‘Na fatica rivivere lo stesso giorno continuamente, no?

Io l’ho trovato molto interessante e con una narrazione per niente scontata.

15 – 12 Monkeys

Tra le serie tv sui viaggi temporali questa è senz’altro la mia preferita: 12 Monkeys, L’esercito delle 12 scimmie. Arriva dall’anno 2043 il protagonista di questa serie tv con lo scopo di distruggere un virus che annienterà l’umanità. In effetti in epoca di Covid non è entusiasmante da immaginare ma se ti piace la fantascienza, sono certa che troverai le 4 stagioni di 12 Monkeys super appassionanti.


Se poi alle serie tv preferisci il buon vecchio cinema, ti consiglio di dare un occhio al mio articolo sui 20 film sui viaggi che non puoi assolutamente perdere.

Insomma ce n’è per tutti i gusti!

Breaking Bad: le serie tv prima e dopo Mr White

In casa mia Rete4 (non me ne voglia il direttore) era relegato nel limbo dei canali perduti.

Dico “era” perché oggi a tv non ce l’ho più.

Ma ai tempi il limbo dei canali perduti prevedeva tutti quei canali che volutamente posizionavo dal 30 in poi, quei CanalX, ReteX, VideoregioneX, etc. che non avevo il tempo di guardare.

Il che non era un grosso problema, visto che già allora la tv da noi si accendeva per pochissime ore al giorno, per lo più per cartoni e film.

Ma diventava un dramma quando avevamo i nonni ospiti da noi, nonni che si ritrovavano senza il loro canale preferito, e soprattutto senza le loro Telenovelas preferite.

Confesso che nemmeno io sono esente da visioni di natura romantica.

Tempo fa sono caduta nel tranello di Grey’s Anatomy e non ne sono ancora uscita.

Se però devo parlare sinceramente, e ahimè lo faccio sempre, non è il genere romantico quello che esprime meglio le mie preferenze.

Tutto iniziò qualche anno addietro con il Dr House, l’indisponente medico che ne aveva una per tutti, compreso se stesso e che cambiò, direi finalmente, la direzione buonista delle serie TV.

In mezzo ci sono stati degli esperimenti poco confortanti, ma un bel giorno, molto in ritardo rispetto al resto del mondo, sbirciando i commenti dei miei amici e colleghi cinefili, beh, sento parlare di una serie in onda già da un po’ e che pare sia una gran figata.

Risponde al nome di Breaking Bad.

Io il tempo non ce l’ho più come una volta”, mi dico, “adesso ho una bambina ed è tutto più complicato”.

Unadonnaalcontrario guarda Breaking Bad

La verità su Breaking Bad

Se becco la serie Tv che mi piace, assumo un atteggiamento da bulimica compulsiva. Mi chiudo in casa e ingurgito puntate su puntate, serie dopo serie, fino alla fine (o fine alla nausea!?).

Perciò decido di resistere.

Resisto, resisto fino al gran finale e mi accorgo che, nei giorni successivi, sono tutti disorientati. Tutti in astinenza da Mr White.

A questo punto non ce l’ho fatta più.

La curiosità era alle stelle, ho ceduto e, qui lo ammetto, ho visto tutte la serie completa in poco più di un mese.

(Detto per inciso, la seconda e la quarta stagione sono le mie super top!).

Beh, ahimè anch’io sono diventata un’orfana di Mr White.

Breaking Bad ha dato il “la” a True Detective, ad House of Cards, tutti rigorosamente visti in lingua originale perché dopo che hai sentito la vera voce di Matthew McConaughey e Kevin Spacey non ce la fai più a vederli doppiati.

Potrei parlare per ore dei piani sequenza che certi film se li scordano, della recitazione capolavoro di Spacey e McConaughey, del perfetto confezionamento di True Detective e del realismo brutale di House of Cards ma questi commenti interesserebbero solo quei miei amici cinefili e pochi altri.

Nessun altro come lui

Qui mi limito a dirti cos’hanno per me di tanto rivoluzionario Walter White e il suo Breaking Bad.

Com’è scritto questo personaggio, non è mai stato scritto nessun altro prima!

Un professore di chimica, alquanto sfigato e quando dico sfigato intendo proprio che lo vediamo con mutandoni e calzini bianchi e non ci stupiamo che lui sia così e, soprattutto, vogliamo che sia così.

Un uomo che sta per morire, totalmente dedito alla sua famiglia, che fa delle azioni che, con la razionalità, non riusciamo a comprendere.

A tratti spietato, a tratti amorevole, a tratti cinico, a tratti altruista, a tratti efferato.

È tutto ed il contrario di tutto quello che ti aspetti.

Eppure ti ci affezioni, incredibile, vero?

Riesci a perdonargli atteggiamenti che sono obiettivamente “incorrect”.

Ti chiedi perché? E non lo trovi il perché.

Le relazioni che lui instaura con gli altri protagonisti sono spiazzanti.

Quella che amo di più?

È sicuramente quella con Jesse, suo ex-studente e partner in “affari”.

A volte lo accudisce come un padre,  a volte lo protegge, poi diventa feroce, direi quasi atroce.

Perché un personaggio così mi suscita tanto affetto?

Non è il classico cattivo di cui Breaking Bad è pieno, nemmeno il fuorilegge affascinante, nulla di tutto questo.

È un uomo, un uomo e basta, che mostra alla luce del sole (la nostra di spettatori naturalmente) tutto di sé, bene e male nello stesso individuo, bontà e cattiveria allo stato puro, le contraddizioni di cui noi, nella nostra vita quotidiana e con le dovute proporzioni, siamo pieni ma non mostriamo agli altri, molte volte neanche a noi stessi.

Ed è questa la grandiosità della scrittura, del cinema, delle serie Tv, dell’arte in generale.

Si può permettere di dare luce agli spazi oscuri dell’essere umano, senza necessariamente giudicarli, osservandoli e basta.

È per questo che amiamo i thriller, gli horror o semplicemente i personaggi scomodi, perché sappiamo che rimangono lì, nella finzione, e nella finzione li possiamo esaltare e anche amare.  

Perché è grazie a questo che Stanley Kubrick, conosciuto per essere un uomo docile, incapace di veder soffrire gli animali, che non amava il dolore, ci ha regalato capolavori come Arancia Meccanica e Full Metal Jacket che di docile non hanno neanche un frame.

Poi lo schermo si spegne, noi torniamo alla nostra “normalità” convinti di essere buoni e nient’altro… ma questo è solo il mio parere, piccolo e al contrario.