8 Speakeasy a Roma: i bar segreti della capitale

speakeasy a Roma

Capirai… io che amo scovare i luoghi segreti della capitale, non mi mettevo alla ricerca dei migliori Speakeasy a Roma?

Atmosfere intriganti, qualità eccelsa, ingressi celati: come può la donnaalcontrario che è in me resistere a tanto fascino?

Te lo dico subito: Impossibile!

Ispirati all’epoca del proibizionismo americano, oggi ti porto a conoscere gli 8 migliori Speakeasy di Roma.

Bar nascosti dove puoi bere drink di altissimo livello, alcuni pluri-premiati, in un’atmosfera che ti farà viaggiare nel tempo.

Ma prima un po’ di curiosità sul fenomeno degli Speakeasy.

Perché si chiamano Speakeasy?

Come ti accennavo, gli Speakeasy risalgono al periodo del proibizionismo americano, negli anni ’20 del secolo scorso, anche se pare che la parola “speakeasy” abbia origini precedenti, addirittura nell’America del West di fine ‘800.

Cosa si beveva negli Speakeasy?

Gli Speakeasy erano locali illegali dove si beveva alcol di contrabbando, prevalentemente whisky, rum e gin non di altissima qualità.

Come entrare negli Speakeasy?

Nell’America del 1920 era possibile accedere agli Speakeasy solo tramite una parola d’ordine e con il passaparola, proprio perché nell’epoca del proibizionismo, come dice la parola stessa, erano proibiti.

Oggi è comunque necessario conoscere bene la modalità di accesso per non essere rispediti a casa una volta suonato il citofono.

Ma tranquilla/o, la tua donnaalcontrario è qui per questo!

Argot speakeasy a Roma
L’atmosfera dell’@argot.secretbar nella foto di Marco Scichilone

Quanti Speakeasy ci sono a Roma?

Il numero esatto degli Speakeasy a Roma probabilmente non lo conosce nessuno, altrimenti che bar segreti sarebbero?

Io in questo articolo te ne racconto 8 e lo faccio in ordine alfabetico perché sono tutti davvero molto belli e particolari, seppur diversi l’uno dall’altro.

1 – Argot – Speakeasy a Roma

Si trova vicino a Campo dei Fiori, in via dei Cappellari, lo Speakeasy di ispirazione francese della capitale.

Argot è il nome di un linguaggio inventato nel 1200 in Francia e usato nella Parigi del 1600 alle Corti dei Miracoli, luoghi nascosti, spesso bettole, dove ci si incontrava per l’appunto per bere in segreto.

E chissà cosa accadeva là dentro… solo l’immaginazione può dircelo.

L’Argot di Roma riprende l’atmosfera parigina dell’epoca, ne fa un locale raffinato la cui lista dei drink si chiama “Flusso di coscienza” e prende spunto dalla scrittura poco canonica di autori come James Joyce e Marcel Proust.

Che te lo dico a fa’ che sono tra i miei scrittori preferiti?

Per entrare all’Argot dovrai tesserarti. Puoi farlo con una pre-adesione tramite il sito, citofonare al numero civico 93 e, una volta dentro, goderti l’atmosfera retro parigina.

C’è anche una sede nel quartiere Prati.

2 – The Barber Shop

Ci troviamo nel seminterrato di un Barber Shop stile Williamsburg ma in terra romana, precisamente in Via Iside 2, in zona San Giovanni.

Gli arredi ricordano l’epoca del proibizionismo americano con un bancone tra i più belli di Roma e drink che portano la firma di Joy Napolitano, esperto di miscelazione praticamente da quando era in fasce.

Questo è il link per prenotare.

3 – The Black Rabbit Speakeasy

Ci spostiamo in Piazza Sempione nel quartiere Monte Sacro per andare nella tana del coniglio nero.

Ma prima dovrai entrare in una paninoteca e mettere un gettone nel distributore di CocaCola del locale.

Oltre il distributore, una scala buia ti condurrà al Black Rabbit.

Pavimento in legno, divani in pelle, luci soffuse, goditi l’atmosfera seducente del Black Rabbit.

4 – Club Derrière

Immagina di entrare in una classica osteria romana, in via delle Coppelle 59, e di trovare in fondo (ovvio, “in fondo”, dove altro sennò?) un armadio bianco che ti invita a entrare, come nei migliori film fantasy.

Oltre l’armadio, l’atmosfera cambia.

Ti catapulterai nella New York degli anni ’20 in un bar dall’ambiente molto misterioso, il Club Derrière.

5 – Club Spirito al Pigneto

Ci spostiamo dal centro per raggiungere una delle zone più in voga della movida romana, il Pigneto.

Entriamo in una classica panineria, la Premiata Panineria al Pigneto.

Anche qui è una porta il tuo varco verso l’altrove, ma si tratta della porta di una cella frigorifera. La riconoscerai dall’insegna al neon con la scritta Carni Scelte.

Varcata la cella, ti ritroverai nel Club Spirito.

È uno dei miei preferiti perché alcuni drink sono ispirati al viaggio.

Inoltre una delle caratteristiche di questo Speakeasy a Roma è che il tavolo del bar è un vero e proprio tavolo da gioco dove potrai tentare la fortuna con la Roulette e il Black Jack.

Guarda il menu per entrare nell’atmosfera.

6 – Speakeasy Jerry Thomas

Il Jerry Thomas è il primo Speakeasy aperto a Roma in nome de “I ruggenti anni ’20”, come proclama l’home page del suo sito.

Ha conquistato per sei volte il suo posto nella classifica dei 50 World Best Bar.

Si tratta di un vero e proprio progetto nato dall’amicizia e dalla passione di tre giovani bartender che, dopo qualche anno dall’apertura dello Speakeasy, hanno creato anche il Jerry Thomas Educational, un’accademia per formare bartender eccellenti nell’arte della miscelazione.

Come si entra al Jerry Thomas?

Per accedere al Jerry Thomas è necessario prenotare tramite il sito e tesserarsi, essendo un circolo privato.

Dopo aver risposto correttamente a una domanda nascosta nell’homepage del sito, avrai la parola d’ordine che dovrai comunicare al civico 30 di Vicolo Cellini, citofonando sulla targa che riporta il nome del Prof. Jerry Thomas, colui che fondò il bartending come lo conosciamo oggi.

Buona avventura!

7 – The Race Club – Speakeasy a Roma

Siamo in zona Colosseo e, all’interno di quella che sembra l’officina di un meccanico, troverai uno degli Speakeasy più belli di Roma: il Race Club.

Nato dall’idea di due fratelli romani, in un luogo che un tempo era una carboneria, poi studio di registrazione, e ancora bisca. Bel karma, eh?!

Qui trovi tutta la storia e le regole del Race Club.

The Race Club è famoso anche per i suoi drink decisamente insoliti come “Gli Inseparabili”, servito dentro una gabbia con due pappagalli, o il “Supermario” servito in una nintendo.

E in più: ogni volta che acquisterai un drink, parte del prezzo andrà in donazione per la ricerca, per la salvaguardia degli oceani, per la croce rossa, un’associazione diversa per ogni drink.

Iniziativa assolutamente da premiare!

8 – Tisaneria Golden Age Speakeasy

Siamo in Via Pacinotti 3A in una tisaneria da Alice nel Paese delle Meraviglie, che già di suo è un’esperienza bellissima da fare per una merenda nelle favole.

Ma la bella tisaneria nasconde un luogo segreto.

Si tratta del Golden Age, uno Speakeasy a Roma dalle atmosfere che ricordano il Grande Gatsby.

Foto d’epoca, musica jazz, accessori da indossare per portarti direttamente negli anni ’20.

Tra un drink e l’altro puoi fare un gioco da tavolo o suonare la chitarra.


Per il momento, finisce qui il mio viaggio alla scoperta degli Speakeasy a Roma.

E sì, per il momento, perché quando qualcosa è Top Secret, tutto può cambiare velocemente.

E io sarò qui a scoprire altri luoghi nascosti dalle atmosfere seducenti che solo i luoghi segreti possono avere.

Intanto se anche tu ami scoprire i luoghi insoliti di Roma, sicuramente amerai il mio articolo Roma segreta: luoghi poco conosciuti della capitale.

Roma segreta: 25 luoghi poco conosciuti della capitale

Roma segreta giardini di Villa Mazzanti

Se sei un po’ al contrario come me, sicuramente quando viaggi, vai alla ricerca di luoghi insoliti, meno noti alla massa.

E allora ho pensato di rendere la tua gita a Roma più a “ tua misura” consigliandoti dei luoghi meno conosciuti di Roma, una Roma segreta o quasi.

Non che i luoghi più iconici della capitale stanchino, quello mai, e te lo dice una che ci vive da 18 anni.

Ma lo spirito da Indiana Jones, si sa, è sempre nell’anima di noi esseri al contrario e quindi perché non avventurarci in una Roma nascosta ai più, nei luoghi insoliti da visitare in questa città che non finisce di stupire mai?

Cosa vedere a Roma di alternativo

Insomma se sei alla ricerca di cosa fare a Roma di insolito e soprattutto di cose fighe da fare a Roma, sei capitata/o nel post giusto.

Tra l’altro ti consiglio di tornare ogni tanto da queste parti perché terrò questo articolo sempre aggiornato, in modo da aggiungere via, via, altri luoghi insoliti da visitare a Roma.

Al momento è aggiornato al 14/11/2023.

Roma segreta Sant'Ignazio di Loyola unadonnaalcontrario
Scoprire Roma segreta: Sant’Ignazio di Loyola

Roma segreta da vedere

1 – Le meraviglie prospettiche di Sant’Ignazio di Loyola

A pochi passi da Via del Corso, in via del Carovita 8a, si trova una delle chiese più incredibili di Roma. E diciamocelo pure, di chiese a Roma ce ne sono un’infinità!

Allora perché sostengo che la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Campo Marzio sia “incredibile”?

Perché contiene delle illusioni ottiche degne del più grande prestigiatore al mondo. In questo caso il “prestigiatore” è Andrea Pozzo, maestro del trompe-l’oeil (che letteralmente vuol dire: “inganna l’occhio”).

La prima cosa che noterai entrando in chiesa è lo spettacolare affresco sul soffitto “Gloria di Sant’Ignazio” che sembra alto il doppio. Sì, ho detto “sembra” perché in realtà non lo è.

È solo un esempio delle tecniche prospettiche di Andrea Pozzo, chiamate anche “quadrature”.

Un altro esempio di quadratura?

La cupola “finta” che, proprio grazie al gioco dei chiaroscuri e delle colonne fittizie, sembra una vera e propria cupola. In realtà la cupola era nel progetto iniziale ma non venne mai realizzata per mancanza di fondi.

2 – La Passeggiata del Gelsomino

Per goderti la Passeggiata del Gelsomino, devi andare alla Stazione S. Pietro. L’ingresso si trova proprio sotto Porta Cavalleggeri.

Sali al binario 1 e proprio lungo il binario inizia questa bella passeggiata da cui potrai godere un panorama molto suggestivo sul Cupolone.

Un tempo questo binario portava all’ingresso della città del Vaticano e questo potrai vederlo con i tuoi occhi lungo la passeggiata.

Il mio consiglio è di visitarla in primavera quando i gelsomini sono in fiore. Sicuramente risulta più romantica!

3 – I giardini di Villa Mazzanti

Nei primi posti tra le cose da vedere a Roma fuori dagli schemi ci sono i Giardini di Villa Mazzanti.

Ci troviamo sulla collina di Monte Mario ed è uno dei motivi per cui amo tanto questi giardini. Dall’alto puoi ammirare una vista su Roma che ti lascerà senza fiato.

Ma prima dovrai affrontare 16 tornanti o tantissimi scalini a piedi. A te la scelta!

La scalata in fondo è piacevole e, arrivata/o in cima, non solo troverai quel panorama di cui ti accennavo prima ma anche la stessa Villa Mazzanti e un laghetto con al centro una casetta che a me ha ricordato tanto la torre di Rapunzel.

L’ingresso dei giardini di Villa Mazzanti è in via Gomenizza 81.

Roma segreta casetta villa mazzanti
Roma nascosta da vedere: la casetta di Villa Mazzanti tra i posti segreti a Roma

4 – L’Orologio ad Acqua del Pincio

Il Pincio non è certo tra le cose da vedere a Roma fuori dagli schemi ma, a pochi passi dalla famosa terrazza, nascosto tra palme e un bel laghetto, troverai un’opera di ingegno umano che merita davvero d’essere visto.

Sto parlando dell’Orologio ad Acqua di Villa Borghese, l’unico al mondo custodito in un giardino pubblico.

Risale al 1867 ed è opera di Giovanni Battista Embriaco.

E pensa un po’, funziona ancora oggi, solo grazie all’acqua. Se guardi con attenzione, potrai vedere il pendolo che si muove al suo interno.

orologio ad Acqua Pincio roma segreta
Roma segreta: l’orologio ad acqua del Pincio a Villa Borghese

5 – Il Passetto del Biscione Roma Segreta

Conosci il detto : “Anna’ a cerca’ Maria pe’ Roma?”.

Si riferisce alla Madonna della Divina Provvidenza nascosta all’interno del Passetto del Biscione.

Il passetto si trova a pochi passi da Campo dei Fiori tra Piazza del Biscione e Via di Grottapinta.

Ha oltre 2000 anni ed era il passaggio di collegamento tra la cavea del Teatro Pompeo e l’esterno.

Per anni è caduto in decadenza finché dal 2014 è iniziato il restauro e oggi tutti noi possiamo ammirare il passetto e fare un saluto a Maria.

6 – Il panorama da Piazza Socrate

L’ho detto all’inizio di questo articolo che di Roma non mi stanco mai.

Figuriamoci del suo panorama, quando lo sguardo scorge i Castelli Romani, la Macchina da Scrivere e il Cupolone insieme!

Uno dei luoghi da cui mi piace fotografare questo panorama, oltre al più famoso Gianicolo, è Piazza Socrate.

Si trova nel quartiere Balduina. In tutta sincerità, nonostante questo sia un quartiere “bene” di Roma, non aspettarti una piazza super cool, perché non lo è affatto.

Ma cosa posso dirti? Quel panorama è talmente mozzafiato che ti fa passare un po’ la rabbia per questi gioielli romani poco curati.

7 – Arco dei Banchi

Ti piacciono i cieli stellati? E allora l’Arco dei Banchi sarà il “tuo” posto segreto a Roma.

È il passaggio che collega Via Paola a Via del Banco di Santo Spirito.

Si racconta che qui, il banchiere Agostino Chigi si occupava di conti, prestiti e finanze per ricche famiglie.

Qualche secolo prima l’Arco fu anche testimone di uno dei momenti più difficili di Roma, l’alluvione del 1277.

Impossibile non innamorarsi del soffitto di stelle e della vista spettacolare su Castel Sant’Angelo appena fuori dall’Arco!

arco dei banchi roma segreta
Cosa vedere a Roma fuori dagli schemi: L’Arco dei Banchi

8 – L’illusione ottica di Via Piccolomini

Questo è uno dei luoghi più particolari di Roma dove amo portare le persone che mi vengono a trovare ed è nella lista delle cose da vedere a Roma non in centro.

Sto parlando di Via Piccolomini.

Il motivo per cui mi piace tanto è che c’è un particolarissimo effetto ottico sulla Cupola di San Pietro.

Partendo dal punto più vicino di osservazione e allontanandosi, sempre tenendo fisso lo sguardo su San Pietro, vedrai che più ti allontanerai, più la Cupola sembrerà diventare grande. E tornando indietro, esattamente il contrario, più ti avvicinerai, più ti sembrerà piccola.

Meglio ancora se lo fai in motorino o in macchina, guardando gli specchietti laterali o lo specchio retrovisore, ovviamente da passeggero.

9 – Il Mosè di Michelangelo

All’interno della Chiesa di San Pietro in Vincoli è conservata una delle sculture più belle di Michelangelo.

Vabbè, è difficile fare una classifica dei capolavori di Michelangelo ma questa per me è sul podio. Sto parlando del Mosè del mausoleo di Giulio II.

Da profana, amante dell’arte, posso dirti che a me quella barba quasi parla, quelle mani che si infilano tra i ricci me li fanno sembrare morbidi, vivi, eppure di marmo parliamo.

Se andrai, fammi sapere che impressione hai avuto tu. Sono davvero curiosa.

Mosè di Michelangelo San Pietro in Vincoli
Roma segreta: Il Mosè di Michelangelo a San Pietro in Vincoli

10 – Giardini del suono

I giardini del suono sono installazioni in giardini storici che, in modo molto delicato e naturale, evocano percorsi sonori che interagiscono al tuo stesso passaggio, al tuo avvicinamento agli elementi del giardino che siano alberi, statue, laghetti, etc.

A Roma ce n’è uno davvero incantevole a Villa Sciarra, vicino al Gianicolo.

Ti lascio qui di seguito il link ufficiale al progetto Giardini del Suono ideato da John Cage.

11 – Il cuore di Nerone

Non tutti sanno che nella Piazza più famosa d’Italia, Piazza San Pietro, è nascosto un cuore.

Lo chiamano il cuore di Nerone (“Er Core de Nerone”), anche se con Nerone non ha molto a che fare.

Infatti sembra che rappresenti il cuore di Bernini o quello di Michelangelo, ma la verità probabilmente non la sapremo mai.

Si tratta di un sampietrino a forma di cuore che si trova proprio al centro della Piazza.

Per trovarlo dovrai raggiungere l’obelisco centrale, cercare ai tuoi piedi il Libeccio della Rosa dei Venti e poco distante, troverai questo cuore nascosto tra i sampietrini.

Buona caccia al tesoro!

12 – L’Antica Farmacia della Scala

Risale al 1700 l’Antica Farmacia della Scala.

Il nome originario è Antica Spezieria della Scala.

Nacque come farmacia per i poveri ma talmente era rinomata che divenne la farmacia ufficiale dei papi.

Famosa per l”Acqua Pestilenziale”, è un luogo davvero unico dove, tra ampolle e libri antichi, ti sembrerà di essere sul set di un film di magia.

Per visitare l’Antica Spezieria della Scala dovrai scrivere un’email a anticafarmaciadellascala@gmail.com. Ti risponderanno con le date e gli orari delle visite guidate.

L’offerta per entrare è di 5 € e non è possibile scattare foto o fare video all’interno.

13 – La Cupola di Stelle di San Gioacchino

La splendida cupola stellata di San Gioacchino nel quartiere Prati racconta una storia segreta che in pochissimi/e conoscono.

Una storia degna di un grande film.

Per sette mesi tra il 1943 e il 1944 la soffitta di San Gioacchino nascose 35 ebrei rifugiati salvandoli dai nazisti.

La chiamavano “La barca dei sogni”.

Il 4 giugno 1944, con l’arrivo degli alleati a Roma, i 34 uomini e un ragazzino furono finalmente liberati.

In quella soffitta ancora oggi sono conservate carte da gioco, disegni, pacchetti di sigarette e soprattutto graffiti che raccontano una speranza che divenne realtà.

La cupola è forata con stelle di cristallo che regalano uno spettacolo di luci a chiunque la visiti.

L’indirizzo esatto è Via Pompeo Magno 25, Roma.

Cupola di Stelle di San Gioacchino Roma segreta
Roma alternativa: La Cupola di stelle di San Gioacchino

14- Ponte Nomentano

Ponte Nomentano si trova sul fiume Aniene in zona Nomentana/Monte Sacro.

La costruzione risale al II-I secolo A.C. anche se gli elementi medievali, oggi prevalenti, sono stati apportati nel XV secolo in una delle tante ricostruzioni.

Era uno dei ponti più importanti per entrare nella città di Roma antica.

Io lo trovo un angolo speciale soprattutto per la vista sul fiume.

Un luogo dove poter fare foto romantiche e concludere la giornata con una passeggiata al tramonto nella riserva naturale Parco dell’Aniene che inizia proprio da qui.

15 – Giardino delle Cascate

Nel pieno centro dell’Eur, nell’area del laghetto dove ogni anno si assiste alla splendida fioritura dei Sakura giapponesi, si estende per ben 42 mila kmq il Giardino delle Cascate.

Tra rose, cascate e pietre naturali sarai catapultata/o in un luogo fiabesco.

Non a caso il Giardino è stato scelto come location per molti film come per esempio “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino.

Tra l’altro se ti piace fare foto a lunga esposizione, questo è il posto perfetto per te 😉

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Il Giardino delle Cascate al laghetto dell’Eur

16 – Fontana barocca di Venere

Quanti segreti nasconde Roma tra i suoi cortili!

Uno di questi, una vera chicca soprattutto per chi ama il Barocco, si trova tra via dei Giubbonari e Via degli Specchi, a due passi da Largo di Torre Argentina.

Ci troviamo in Vicolo De Catinari e nel cortile interno di Palazzo Santacroce (un tempo sede dell’ambasciata francese), si trova una fontana davvero splendida.

Rappresenta una Venere che esce dalla conchiglia. A sorreggerla putti e delfini e in alto lo stemma della famiglia Santacroce.

Per me assolutamente da vedere!

17 – Biblioteca Casanatense

Inaugurata nel 1701, la Biblioteca Casanatense custodisce ben 400 mila volumi di cui 60 mila nel Salone Principale.

Del 1700 anche i due mappamodi, il globo terrestre e quello celeste, il magnete, la sfera Armillare e l’Astrolabio.

Un gioiello per chi ama i libri ma anche le atmosfere da film fantasy!

Trovi la Biblioteca Casanatense in Via S. Ignazio 52, Roma.

Puoi visitarla da lunedì a venerdì dalle 11 alle 13 completamente gratis.

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Biblioteca Casanatense

18 – Parco della Pace

Nelle mie varie ricerche sui luoghi segreti di Roma, un giorno io e mio marito ci siamo imbattuti sul Parco della Pace. “Tra l’altro non è molto lontano da casa nostra”, ci siamo detti, “E allora andiamo”.

Devo dire che è stata davvero una piacevole scoperta.

Il parco è dedicato a Yitzhak Rabin.

Si trova appena fuori il raccordo e al suo interno, in oltre 20 ettari di terreno, ci sono uliveti, pineti, un anfiteatro (tutto tenuto davvero molto bene) e soprattutto dei monoliti sulla cui superficie sono incise le frasi più iconiche delle donne e degli uomini che si sono dedicati alla pace: Anna Frank, il Dalai Lama, Gandhi, etc.

L’indirizzo è Via di Monte Stallonara, una traversa di Via della Pisana.

19 – La targa di Un sacco bello a Trastevere

Se sei un amante dei film di Carlo Verdone, devi assolutamente raggiungere via di Porta Settimiana a Trastevere.

Qui infatti si trova la casa dalla cui finestra si affaccia Carlo Verdone in Un Sacco Bello, il film musicato da Ennio Morricone.

Sul marciapiede di fronte trovi la targa che omaggia questo film così cult del cinema italiano.

La vedi nella foto qui sotto.

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La targa di Un Sacco Bello a Trastevere

20 – La Fontana degli Innamorati

C’è una fontana a Roma dedicata agli innamorati.

La legenda narra che, se due innamorati bevono contemporaneamente dai due getti d’acqua della fontana, si ameranno per tutta la vita.

La cosa più incredibile di questa fontana è che si trova al fianco di un colosso della bellezza romana: Fontana di Trevi.

Guardando frontalmente la ben più famosa fontana, troverai la Fontana degli Innamorati alla sua destra.

Un luogo super romantico da visitare con il/la tuo/a partner nella città eterna.

21 – La Scalinata degli Innamorati

Sempre un luogo dedicato a chi si ama in un altro quartiere di Roma che amo tantissimo: la Garbatella.

La Scalinata degli Innamorati si trova a fianco della Fontana della Carlotta.

Sì, quella Carlotta, l’ostessa garbata e bella che da il nome a Garbatella.

Si dice che l’amore della coppia che attraversa questa scalinata insieme, durerà per sempre.

Che ne dici di portarci il/la tuo/a partner?

In fondo provare è gratis.

22 – La Casa dei Mostri

Un luogo davvero iconico di Roma è il palazzo “mostruoso” che si trova a due passi da Trinità dei Monti, in Via Gregoriana.

Sto parlando di Palazzo Zuccari, chiamato anche La Casa dei Mostri.

Il portone che ti troverai davanti rappresenta una grande bocca spalancata incorniciata da due finestre altrettanto mostruose.

È opera di Federico Zuccari e, al suo interno, il palazzo ospita la biblioteca hertziana che si può visitare prenotando una visita guidata telefonando al numero della biblioteca 06/699931.

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La Casa dei Mostri

23 – Biblioteca Vallicelliana

La Biblioteca Vallicelliana è un tesoro nascosto nel cuore di Roma.

Risale al 1500 ed è opera del Borromini che già di per se basterebbe per visitarla.

Si trova a fianco alla Chiesa Nuova e ospita oltre 130000 volumi dal 1500 ad oggi.

Bellissimi anche i mappamondi: uno del mondo terreste, uno del mondo celeste.

L’ingresso è gratuito per una visita che ti catapulterà dentro un film fantasy.

24 – Fontana dei Libri

Tra le chicche poco conosciute di Roma c’è sicuramente la bellissima Fontana dei Libri in via degli Staderari, l’antica via dell’Università.

Si trova tra il Pantheon e Piazza Navona proprio vicino L’università La Sapienza.

Al centro c’è una testa di cervo e il nome del rione, Eustachio.

Ai lati quattro libri antichi e due segnalibro da cui sgorga l’acqua che simboleggia proprio il fluire incessante del sapere.

fontana dei libri roma segreta
La Fontana dei Libri

25 – La Fontana del Facchino

Altro vicolo, altra fontana che racconta una storia.

Siamo in via Lata e lei è la Fontana del Facchino.

Risale al 1580 ed è la più giovane delle statue parlanti di Roma.

È opera di Jacopo del Conte anche se qualcuno la attribuisce a Michelangelo.

È per via dell’abito che la si riconduce alla corporazione dei facchini dell’epoca.

Fontana del facchino roma
Fontana del Facchino

Questa lista si amplia ogni volta che scopro un luogo segreto di Roma nuovo.

Intanto se ti fa piacere, scrivimi in un commento quali di queste cose nascoste da vedere a Roma conosci già o pensi di visitare dopo averli scoperti qui.


Nel frattempo ti consiglio di dare un occhio anche a questi articoli per scoprire altri luoghi di Roma segreta:

Mostre a Roma da non perdere nel 2024

Mostre a Roma unadonnaalcontrario

Dedico questo articolo sulle mostre a Roma a tutte/i coloro che considerano l’arte un respiro senza il quale è davvero impossibile vivere.

Personalmente credo che visitare le mostre, ancor di più dei nostri artisti preferiti, porti un beneficio alle proprie anime.

In qualche modo la forza, il carattere e il cuore di questi artisti e artiste passa fino a noi, persino attraverso una mostra, persino se non sono più in vita da molti anni.

Si può entrare in simbiosi con le loro opere e “prendere”, “assorbire” un’energia che non è solo degli uni ma può circolare anche attraverso noi, anche attraverso altri esseri umani, qui e ora.

*articolo aggiornato il 25 febbraio 2024.

Mostre a Roma nel 2024

E allora andiamo al dunque e vediamo quali mostre ci sono a Roma nella prima parte del 2024.

Mostre a Roma unadonnaalcontrario
Cosa fare a Roma arte

Mostra Escher a Palazzo Bonaparte

Dopo l’enorme successo della mostra dedicata a Vincent Van Gogh, Palazzo Bonaparte ospita un altro artista immenso: Maurits Cornelius Escher.

Si tratta della mostra più grande al mondo dedicata all’irrequieto artista olandese.

Escher torna nella Roma in cui ha vissuto per più di un decennio e la onora con oltre 300 opere esposte.

La mostra durerà fino al 5 maggio 2024.

Mi raccomando, prenota i biglietti in tempo!

Qui il link con tutte le info sulla mostra.

Mostre a Roma per gli amanti della fotografia

Arriva nella spettacolare scenografia dell’Ara Pacis a Roma la mostra dedicata al grande fotografo Helmut Newton.

Sarà aperta dal 6 ottobre 2023 al 3 marzo 2024 e ospiterà ben 150 opere di uno degli artisti della fotografia più amati della storia recente e forse di sempre.

Info della mostra sul sito dell’Ara Pacis.

Mostre da vedere a Roma con i bambini

Due mostre per far felici i bambini e le bambine, quelli/e d’età e di spirito?

La prima è dedicata ai mattoncini della nostra infanzia, i Lego. È allestita al The Wow Side Shopping center ed è la mostra Lego più grande d’Europa.

È aperta fino al 6 gennaio 2025, tutti i giorni dalle 10 alle 20. Il costo del biglietto è di 10 € nei giorni feriali, 11 € nel fine settimana e nei giorni festivi.


A “Cinecittà si mostra” entrerai nei grandi set di Fellini, Zeffirelli, Sergio Leone, passando dentro il sottomarino S-33 del film U-571, e varcando il suolo di “Roma Antica”, la serie della HBO. Per tutte le altre info, ti lascio qui di seguito il sito di Cinecittasimostra.

Il mondo fluttuante di Ukiyoe

Dal 20 febbraio al 23 giugno 2024 Palazzo Braschi ospita la mostra Ukiyoye. Il Mondo fluttuante.

In mostra 150 opere di arte giapponese dell’epoca Edo, tra cui quelle del maestro Utagawa Kunyioshi, e il racconto dell’esperienza giapponese di due grandi appassionati collezionisti italiani: Vincenzo Ragusa ed Edoardo Chiossone.

La mostra è aperta da martedì alla domenica, dalle 10 alle 19.

Una mostra a Roma per gli amanti di Rino Gaetano

Amanti di Aida, venite a me, perché il Museo di Roma in Trastevere celebra uno dei nostri artisti più amati: Rino Gaetano.

Tra abiti divenuti famosi come l’accapatoio indossato da Rino Gaetano a Sanremo, foto, vinili, oggetti di scena, la mostra ospita anche la performance live del nipote Alessandro Gaetano.

Sarà come fare un tuffo nel mondo incredibile di Rino Gaetano con tutti i sensi.

La mostra è aperta fino al 28 aprile 2024, da martedì a domenica, dalle 10 alle 20.

Mostre a Roma per chi ama l’arte contemporanea

Il Chiostro del Bramante ospita sempre mostre meravigliose.

Non è da meno Emotion. L’arte contemporanea racconta le emozioni che racconta le emozioni viste dalla sensibilità di 20 artisti: la gioia, la tristezza, la nostalgia la paura, l’imbarazzo.

Il mio consiglio è di passare prima a bere un caffè al bistrot del Chiostro e poi dedicarsi alla mostra, senza dimenticare di acquistare un ricordo nel loro splendido book shop.

Tutte le info sulla mostra qui.


Scrivevo in Safari, il mio libro: “… come per altre forme d’arte, mi piace scoprire con l’immaginazione anziché sapere troppo. Da che ne ho un ricordo, quando nei libri di scuola leggevo “Lo scrittore voleva dire” o “Lo scultore voleva esprimere”, mi sono sempre chiesta: «Ma quello che ha scritto questo libro ha mai parlato con il poeta? Con il pittore? E allora che ne sa di quello che volevano dire?».”.

E del resto è quello che in cui credo profondamente.

L’arte non si può imprigionare in un concetto unico, per quanto un critico possa essere una splendida persona, esperto conoscitore, persino umile nei confronti dell’arte stessa.

Non è necessario essere d’accordo con me ma è ciò che penso e che mi viene da dentro come un fiume in piena quando sono di fronte ad un’opera d’arte, di qualunque forma d’arte essa sia.

Buona arte a tutte/i!

Chiesa di Santa Caterina Martire a Roma

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Un angolo di Russia a Roma: la Chiesa di Santa Caterina Martire.


Chi l’avrebbe mai detto che dopo ben 17 anni di vita romana avrei scoperto un angolo di Russia nella nostra italianissima capitale?

Lo spirito da Indiana Jones non mi abbandona mai e per fortuna ha colpito ancora.

Non molto lontano dal Cupolone si avvistano cupole dorate che spiccano su un’architettura bianca e turchese.

Ci troviamo dietro via Gregorio VII, vicino Porta Cavalleggeri tra via Lago Terrione e via delle Fornaci.

Un angolo di Roma che già amavo tanto perché, se ti capita di passeggiare in questo quartiere, ti sembrerà di essere in un paesello.

Tra l’altro a poche centinaia di metri dal centro della Roma imperiale, più conosciuta al mondo.

Eccola lì, eretta nel parco di Villa Abamelek, sede dell’ambasciata russa a Roma, la bella, anzi splendida, Chiesa di Santa Caterina Martire, una Chiesa Ortodossa nel centro di Roma.

Alla scoperta della Roma ortodossa

Unadonnaalcontrario Chiesa di Santa Caterina Martire
Chiesa di Santa Caterina Martire Roma

Chiesa di Santa Caterina Martire: storia e curiosità

La Chiesa di Santa Caterina Martire, conosciuta anche come Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, ha una storia relativamente recente, sebbene l’idea della sua fondazione sia partita alla fine del XIX secolo.

Non è difficile immaginare che il Vaticano, all’epoca, storcesse il naso all’idea di costruire edifici religiosi diversi da quelli cattolici, soprattutto se a pochi passi dalla Basilica di San Pietro.

E ancor più sul Colle del Gianicolo, in una posizione più alta rispetto al più importante simbolo del cattolicesimo romano.

Ma andiamo con ordine.

Il principe Abamelek, proprietario della villa, al momento della sua morte la lasciò all’Accademia Russa delle Scienze. Dopo qualche anno e parecchie vicissitudini legali, la villa divenne residenza dell’ambasciatore russo a Roma.

In mezzo ci furono la rivoluzione d’ottobre, la caduta dell’Unione Sovietica e soprattutto quello spiccare “più in alto” del Cupolone.

Fulmini e saette!!!

Risultato?

Si scavò la collina di ben dieci metri in modo che il simbolo della Chiesa Cattolica rimanesse l’unico a sovrastare la città dei Papi.

Il 19 maggio 2006 finalmente la Chiesa di Santa Caterina Martire venne donata ai fedeli ortodossi con una cerimonia ufficiale a cui presiedettero i ministri degli esteri italiano e russo, Dini e Ivanov, il sindaco di Mosca e ovviamente il padrone di casa, l’ambasciatore russo a Roma, Alexey Meshkov.

Oggi la Chiesa di Santa Caterina Martire è il principale luogo di culto ortodosso a Roma e luogo di incontro della sua comunità che viene qui non solo per le funzioni religiose ma anche per confrontarsi e sostenersi nella loro vita da espatriati.

Affreschi Santa Caterina Martire Roma
Chiesa Santa Caterina Martire Roma

Architettura di Santa Caterina Martire

Che dire della Chiesa di Santa Caterina Martire?

È davvero un gioiello scintillante, con i suoi ben 29 metri d’altezza, le cupole dorate e i colori contrastanti bianco e verde acqua.

Al suo interno si trovano la cripta consacrata nel 2007 ai santi Costantino ed Elena e l’icona che Alessio II, patriarca russo, regalò come segno di buon auspicio.

Tutto è stato realizzato da artisti e artigiani russi rispettando i canoni dell’arte sacra neobizantina: dalle campane agli affreschi interni, dai mosaici bizantini all’iconostasi in marmo.

L’oro è certamente il suo tratto distintivo: diciamo che non puoi non notarlo.

Non è un segreto che l’oro in molte culture, soprattutto in quelle più antiche, è simbolo di potenza, di forza, di luce divina. Pensa per esempio al dio Ra nell’Antico Egitto e al dio Inti nella cultura Inca.

Per cui è semplice comprendere che, laddove ci sia questo elemento, si voglia mostrare il forte legame con l’aldilà, con il potere, con una forza che trascende e sovrasta tutti e tutto (ti ricordi la Shwedagon Paya in Myanmar completamente rivestita d’oro?).

Pinnacolo dorato chiesa di santa caterina martire roma
Chiesa di Santa Caterina Roma

Dove si trova la Chiesa di Santa Caterina Martire

L’indirizzo esatto della Chiesa russa di Roma è Via del Lago Terrione, 77/79, come detto prima, all’interno del parco di Villa Abamelek, sede dell’ambasciata russa a Roma.

Chiesa di Santa Caterina Martire Roma orari

La Chiesa di Santa Caterina Martire è aperta al pubblico ma per assicurarti di non fare un viaggio a vuoto, ti consiglio di contattare la segreteria parrocchiale.

Trovi i contatti al link ufficiale della Chiesa. Ricordati di mettere il traduttore automatico perché il sito è solo in cirillico e russo.


Per fortuna non si finisce mai di scoprire luoghi incredibili che sono a un passo da casa nostra. E condividerli tra noi è un grande dono che facciamo a noi stesse/i.

Buone scoperte, anima al contrario!


Se sei curiosa/o di scoprire altri luoghi poco noti della capitale, ti consiglio di cliccare sul mio articolo:

Orto Botanico di Roma: il cuore verde della capitale

Immagine articolo Orto Botanico di Roma unadonnaalcontrario

Scopri insieme a me l’Orto Botanico di Roma.


Questa città non finirà mai di stupirmi… per mia fortuna!

Mi sento ogni giorno sempre più grata di vivere nella città più bella al mondo, e mi sembra il minimo raccontartela.

Mi auguro che in questo modo potrò passarti le stesse emozioni che vivo io scoprendo tutto ciò che ancora non so di lei.

Un Orto Botanico nel centro di Roma

Immerso in uno dei quartieri più iconici di Roma, Trastevere, si trova un’oasi di pace con specie vegetali provenienti da tutto il mondo: l’Orto Botanico di Roma.

Varca il portone d’ingresso e preparati ad un viaggio “verde” in giro per il nostro pianeta.

Alza lo sguardo e goditi la Collezione delle Palme. Sono ben 40 specie di cui alcune molto rare e altre a rischio di estinzione.

Gira a sinistra e usa il tuo olfatto e il tatto per immergerti nel Giardino dei Sensi.

Procedi verso la Fontana dei Tritoni.

Poco più avanti sulla destra ti ritroverai il bel Roseto arrampicato tra scalinate e pergole in cui sono presenti rose spontanee e rose antiche come la Rosa gallica.

Continua il cammino guardando alla tua sinistra la Collezione delle Felci, oltre 20 di diverse specie, per poi arrivare in una delle più belle attrazioni di questo Orto.

Bambù Orto Botanico di Roma unadonnaalcontrario
Immersa nel bosco di Bambù all’Orto Botanico di Roma

Il bosco di Bambù e il Giardino Giapponese

Passeggiare tra i bambù dell’Orto Botanico di Roma è stato come ritrovarsi nella lontana Asia.

In verità i Bambù presenti qui sono europei, ma l’atmosfera è senz’altro con gli occhi a mandorla. Ed è questo uno degli aspetti più interessanti degli Orti Botanici in giro per il mondo.

Mi è successo anche ai Royal Botanic Garden di Sydney e Melbourne: sei lì ma potresti essere anche dall’altra parte del globo. Non è una sensazione fantastica?

All’interno dell’Orto Botanico di Roma si trova anche un delizioso Giardino Giapponese, disegnato da Nakajima Ken sul modello del Giardino da Passeggio nipponico (Kayushiki Teien), con i suoi laghetti, le cascatelle e ovviamente piante tipiche del paese del tè e dei kimono.

Giardino giapponese orto botanico Roma
La cascatella del Giardino Giapponese

Gli altri giardini dell’Orto Botanico di Roma

Uno dei punti dell’Orto che ho apprezzato di più è il Giardino Roccioso, appena superato il bosco di Bambù.

Ma non sono da meno anche il Giardino dei Semplici (= le piante medicinali), e il Giardino Mediterraneo con tutte le specie più famose della macchia mediterranea e non solo. Alcune piante provengono infatti dall’Australia e dal Sudafrica.

C’è persino una collezione di vitigni italiani, sono ben 150 e rappresentano tutte le regioni del nostro stivale, da nord a sud.

Un altro fiore all’occhiello dell’Orto Botanico di Roma è la collezione di Gimnosperme che contiene alcune specie andate perdute. E altre a rischio di estinzione.

Le serre dell’Orto Botanico di Roma

Adoro le serre. Sarà che sono un’amante delle orchidee e dei libri (le serre fanno parte di molti racconti che ho letto), ma io non me ne perdo una. Nell’Orto Botanico di Roma ce ne sono ben cinque:

  • La Serra Tropicale con circa 200 specie di piante tropicali e subtropicali
  • La Serra Corsini che ospita una collezione di succulente
  • La Serra Arancera, un tempo adibita agli agrumi, oggi sede di eventi e uffici
  • La Serra Monumentale in stile art deco costruita nel 1877 che contiene, tra le altre, alcune specie di piante carnivore
  • La Serra Francese, la mia preferita, con i suoi graziosi dettagli in ferro battuto, risalente al 1883-1884.
Serra francese orto botanico di Roma
La Serra Francese

Un po’ di storia

Le origini dell’Orto Botanico di Roma sono davvero lontane nel tempo.

Risalgono a papa Niccolò III, a cavallo tra il 1200 e il 1300, il primo papa a volere un giardino botanico in Vaticano.

Sotto i papati successivi vennero coltivate soprattutto piante medicinali e nel 1514 Leone X istituì la Lettura dei Semplici, la prima cattedra universitaria dedicata alle piante medicinali.

Dopo un periodo di abbandono, con papa Alessandro VII il Giardino Botanico venne trasferito vicino al Gianicolo anche se non ancora nell’area che lo ospita adesso.

Fu solo nel 1883 che gli venne adibita una superficie di 12 ettari vicino a Palazzo Riario-Corsini, tra il Fontanone del Gianicolo e il Lungo Tevere.

Oggi fa parte dei Musei del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma.

Cosa fare all’Orto Botanico di Roma

Diverse sono le attività previste dall’Orto Botanico di Roma.

Soprattutto se viaggi con i bambini, troverai tante iniziative dedicate a loro, come i laboratori di arte naturalistica o i sabato dei bambini all’Orto.

Su prenotazione sono organizzate anche alcune attività didattiche per le scuole e per i gruppi.

I bambini e le bambine ameranno visitare la Casa delle Farfalle, chiamata anche Butterfly Eden. Anche se credo che non le resisterai nemmeno tu. Chi non ama le farfalle?

Informazioni utili

Dove si trova l’orto botanico di Roma?

L’Orto Botanico di Roma si trova a Trastevere, in Largo Cristina di Svezia, 24.

È aperto tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, dalle 9 alle 18,30.

Quanto costa il biglietto per l’orto botanico di Roma?

Il biglietto d’ingresso costa 8€ (dai 12 ai 65 anni), 4 € il ridotto (dai 6 agli 11 anni).

I bambini da 0 a 5 anni e gli over 65 entrano gratis.

Per tutte le info aggiornate, ti lascio il link al sito ufficiale.


A me non resta che salutarti e lasciarti immergere tra i profumi e i suoni di uno dei polmoni verdi della nostra amata capitale.

Buon divertimento!