Diario della gratitudine, diario della felicità

Da un po’ di tempo ho la percezione che la gratitudine abbia poteri incredibili.

Frequento il pensiero buddista da oltre 25 anni (eh, sì, ero proprio una ragazzina) e una delle cose che ho sempre amato del Buddismo é che ti aiuta a creare l’abitudine alla gratitudine.

Si dice “Grazie” alla fine delle preghiere.

Si dice “Grazie” a una persona che ha condiviso con te la sua esperienza.

In qualche modo quel “Grazie” ti entra dentro e poi non ne puoi più fare a meno.

Impari persino a dirlo a te stessa.

Questo è il potere della gratitudine buddista, anzi direi della gratitudine e basta.


Perché praticare la gratitudine

Pensaci un attimo su.

Quante volte ti ringrazi? Sì, parlo proprio di te.

Quante volte ti ringrazi durante l’arco della tua giornata da super-donna/uomo?

Non siamo così abituate/i a farlo, a rivolgerci frasi sulla gratitudine?

Quando pronunciamo o udiamo la parola Grazie, il cuore lascia cadere le sue difese e noi comunichiamo a un livello più profondo. Grazie è l’essenza della nonviolenza. Contiene rispetto per l’altra persona, l’umiltà ed è una profonda affermazione della vita… Una persona che sa dire sinceramente Grazie ha uno spirito sano e vitale… La gratitudine non è conseguenza della felicità, ma è essere grati che di per sé ci rende felici.” Daisaku Ikeda

È stato piacevole ribadirmi quanta forza abbia in sé un semplice Grazie.

Così ho pensato che avrei voluto fare un passo in avanti nella mia esperienza sulla gratitudine e ho iniziato a tenere un diario della gratitudine.

diario della gratitudine the five minute journal

Cos’è il diario della gratitudine

Sì, ma come funziona il diario della gratitudine?

E come fare un diario della gratitudine?

Tutte domande che mi sono posta per prima anche io.

Il diario della gratitudine è un taccuino, un quaderno in cui annotare ogni giorno, la mattina o la sera, le cose per cui siamo grati.

Anche se all’inizio non subito ci vengono in mente, basta pensare alle cose semplici, quelle che diamo per scontate.

Esprimi gratitudine per il tuo corpo, per la casa in cui vivi, per gli amici che hai, per l’aria che respiri e per il cibo presente sulla tua tavola ogni giorno”. Assunta Corbo*

Io per esempio ho cominciato con il sorriso di mia figlia, il letto caldo quando fuori fa freddo, un buon caffè.

E, strano caso del destino, mentre pensavo al mio diario della gratitudine, ho ricevuto un regalo. Sai di che regalo si trattava?

The Five Minute Journal

Il Five-Minute Journal.

Ebbene sì, un diario della gratitudine!

La gratitudine stava già cominciando a fare il suo effetto.

È un diario vero e proprio (tra l’altro un bellissimo oggetto) che puoi compilare ogni mattina, appeni ti alzi, e ogni sera, prima di andare a dormire.

Cosa scrivere nel diario della gratitudine

La mattina comincia con una frase con cui ispirare la tua giornata.

Subito dopo scrivi 3 cose per cui dire “grazie“, 3 cose che pensi potrebbero rendere grandiosa la tua giornata e le affermazioni del giorno.

La sera, prima di andare a letto, annoti 3 cose (eventi, momenti, incontri) meravigliose che ti sono capitate durante il giorno e quello che pensi potrebbe rendere migliore il giorno dopo.

the five minute journal inside

Gli eventi ci modificano: in ogni caso. A noi scegliere se in bene o in male.” *


Diario della gratitudine: un’esperienza che cambia la vita?

Non ho ancora un’esperienza così corposa del diario della gratitudine per affermare che mi ha cambiato la vita ma ti posso dire che, rileggendo quello che ho scritto in questi mesi, mi sono sentita felice.

Felice perché è vero che spesso ci dimentichiamo le piccole cose quotidiane che abbiamo e che sono strepitose.

Felice perché mi ha ricordato gli ultimi momenti passati con la mia Nuvola.

Felice perché la nostra vita è fatta sì di tante, enormi difficoltà, ma per nostra fortuna è fatta anche di persone, di sorrisi, di traguardi, di relazioni, di sentimenti gioiosi che non dovremmo mai sminuire.

Sono le esperienze che noi facciamo che ci rendono ciò che siamo oggi […] Fa parte di un disegno perfetto ed è quel momento cruciale in cui per noi si presenta la scelta: resto nelle difficoltà o trovo il modo di uscirne? Quello è l’attimo in cui il libero arbitrio ha potere sul destino e noi cambiamo il corso degli eventi. È la nostra scelta. È la nostra vita. Esserne grati è il minimo che possiamo fare. Quando siamo in difficoltà, pensare a ciò che vorremmo cambiare e a ciò che ci sta turbando, non fa che aumentare quel genere di eventi”. *

Se al di là da questo schermo c’è qualcuna/o che tiene già un diario della gratitudine, mi farebbe piacere conoscere la tua esperienza e, magari, condividerla con le altre persone che ci leggono.

Come dico spesso: sono convinta che la felicità sia contagiosa.

Quindi che ne dici di contagiarci?

Enjoy!

* Citazioni dal libro di Assunta Corbo Dire, fare… ringraziare 


Articolo aggiornato il 07/02/2023

Double B: il brand ecobio di Sara Abbate

Questa è la storia di un incontro, di un incontro tra due donne, sconosciute l’una all’altra.

Due donne che si erano incrociate sul web e che avrebbero parlato di una collaborazione.

Questa è la storia di un sabato mattina romano, di quelli un po’ freddini ma non troppo.

La storia di una colazione da Settembrini iniziata con un caffè e un cappuccino e finita a parlare di cavalli.

Cosa c’entra, tu dirai?

È proprio vero che le persone non si incontrano a caso e io e Sara Abbate non siamo esenti da questa verità assoluta.

Ma andiamo con ordine.

Sara Abbate e i suoi prodotti per la skin care
Sara Abbate

Ti presento Sara Abbate

Chi è Sara Abbate?

Sara è una donna determinata, una di quelle che, quando si è paventato l’incubo del licenziamento nell’azienda a cui aveva dato tutta se stessa per anni, ha deciso che quella era l’occasione per essere finalmente padrona della sua vita.

E così Sara comincia ad organizzarsi. Trova il suo commercialista, un laboratorio eco-certificato e decide di trasformare la sua passione per lo spignatto in un lavoro. E non si tratta di un semplice hobby con cui rientrare delle spese. Sara è riuscita a creare un business vero e proprio.

Ecco cosa succede quando si decide di cavalcare le onde delle difficoltà anziché farsene travolgere.

Ecco le storie di cui amo parlare.

Sara produce cosmetici ecobio, certificati, di altissima qualità. Te lo dico non perché mi sia simpatica ma perché sono abbastanza pratica di ingredienti cosmetici e formulazioni. E gli ingredienti dei cosmetici Double B sono di origine naturale, senza paraffina, nè parabeni. Inoltre ho avuto il piacere di provare il suo kit da viaggio per la Skin Care Routine ecobio che contiene struccante, detergente e crema.

skin care routine con double b

La Skin Care Routine di Double B

Lo struccante è un burro a base di olio di cocco che rimuove velocemente il make-up e non brucia gli occhi.

Il detergente è formulato con tensioattivi vegetali molto delicati, adatto a ogni tipo di pelle, dalla pelle secca a quella grassa.

E la crema ha ingredienti nobili. È a base di aloe vera, olio di argan, burro di karitè e Vitamina E e, a differenza di altre creme ecobio, ha una consistenza morbida che non lascia scia bianca. Si assorbe rapidamente e non lascia zone oliose. Per me che ho la pelle mista è perfetta.

Spero di poter provare altri prodotti della sua linea per potertene parlare ancora.

Anche perché questo vorrebbe dire approfondire una conoscenza che sa già di amicizia.

Intanto ti consiglio di dare un occhio al sito di Double B e di provare i suoi prodotti.

Primo perché sono veramente eccellenti, e soprattutto, come spesso dico, con un INCI che fa bene alla nostra pelle.

E poi perché credo sia fondamentale sostenere chi si alza in prima persona e decide di trasformare una situazione difficile in un trampolino di lancio per la sua vita.

Sogno un mondo fatto di gente così. E tu?

Il mio San Valentino al contrario

Confesso, non amo molto San Valentino.

Probabilmente perché penso che l’amore, se è vero, lo si dimostra in tanti giorni dell’anno, non solo in uno.

Probabilmente perché preferisco ricevere dei fiori quando meno me lo aspetto.

Ma questo San Valentino è un po’ diverso dai precedenti e ho deciso che, al di là di quello che penso, ogni giorno è buono per festeggiare la vita.

In fondo San Valentino rappresenta l’amore, l’amore a 360°.

E quest’anno ho deciso di dedicare il mio San Valentino all’amore grande che mi ha dimostrato la mia piccola Nuvola negli ultimi giorni con me.

Lo dedico a lei che mi ha insegnato a non arrendermi davanti a nulla, nemmeno davanti alla morte.

Lo dedico a lei che nonostante fosse stanca, l’ultima notte l’ha voluta passare a letto con me invece di isolarsi come fanno tutti i gatti quando stanno male.

Lo dedico a lei che nei suoi ultimi istanti di vita, con ben 2 anestesie in corpo, si è alzata e girata verso di me due volte per guardarmi e avere la conferma che fossi lì con lei.

Ho deciso di immortalare questo amore su un cuscino, uno degli oggetti su cui amava di più raggomitolarsi.

Un cuscino per te

*Gifted by spleepeve

Sleepeve per San Valentino
Quello che tengo in mano è il suo giochino, l’unico che ha sempre amato e che, come vedi, ha devastato 🙂 ma per me è stupendo

Sì, perché le iniziative per San Valentino sono sempre tante. Ma a me ha incuriosito solo una. Quella di sleepeve che ha ideato dei cuscini personalizzati disegnati dall’artista inglese Supermundane e che, per l’occasione, ha riportato messaggi d’amore su una lavagna interattiva nel cuore di East London.

Allora ho pensato che così lo avrebbero visto tutti, che tutti avrebbero saputo quanto le fossi grata.


N… come Noemi.

N… come Nuvola.

N… come Nascita.

Già come nascita, perché quando c’è una morte, c’è anche una nascita.

Le mie reminiscenze scolastiche mi ricordano che “L’energia di un sistema termodinamico chiuso non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma a un’altra.”

Nascita perché sento che sta avvenendo una rinascita in me, proprio in questi giorni.

Nel Buddismo la nascita è una delle 4 sofferenze fondamentali della vita, insieme alla malattia, alla vecchiaia e alla morte.

E quindi il dolore che sto provando in questi giorni è del tutto normale.

Soffro ma sto rinascendo, e con qualità in più, quelle che mi hanno donato i miei tre compagni di vita.

Con queste nuove qualità oggi inizio un nuovo percorso.

Porto con me loro, dentro di me e nelle mie azioni.

E adesso lasciami farti un mio personalissimo augurio.

Buon San Valentino… the day after…

… a chi questa festa la ama e a chi non la sopporta

 alle anime innamorate e a quelle deluse

… a chi ha deciso di amare per prima/o se stessa/o

… a chi ha messo al centro la sua dignità.

Se ti fa piacere, scrivimi in un commento come hai festeggiato l’amore… a modo tuo.

Non importa per chi, per cosa e in che modo.

Celebriamo l’amore insieme!

Superfoods: cosa sono e come usarli

Qualche mese fa ero in coda in farmacia.

La farmacia vicina al pediatra di mia figlia.

Pediatra omeopata, agopuntore, uno dei più grandi esperti di medicina che io abbia mai conosciuto.

“Indi per cui” la tal farmacia è uno dei luoghi più forniti di integratori, tinture madri, estratti, mieli neozelandesi e chi più ne ha più ne metta.

Beh, ero in coda e il mio occhio è caduto sullo scaffale alla mia sinistra. E quell’occhio ha letto “Risveglio di Buddha”.

Un nome così non poteva che suscitare la mia curiosità.

Io che ho imparato dal Buddismo che dentro ognuno di noi c’è un potenziale illimitato, solo che qualche volta dorme un po’. Sai che letteralmente Budda vuol dire “Risvegliato”?

All’occhio è seguita la mia mano che ha preso il tal pacchetto, lo ha girato e ha lasciato che l’occhio curiosetto leggesse gli ingredienti.

Insomma grazie a quella noiosa coda in farmacia (perché bisogna vedere il positivo in tutte le cose), ho scoperto i Superfoods di Iswari.

Cosa e quali sono i Superfoods

Prima di tutto vediamo cosa sono i superfoods.

Sono cibi, alimenti, che vengono definiti “SUPER” perché ricchi di sostanze che fanno bene alla nostra salute. Tra questi ci sono cibi molto conosciuti come il mirtillo, il peperoncino, il the verde, ma anche molti altri che non si conoscono e che hanno proprietà incredibili.

Per esempio una grande scoperta che ho fatto da poco grazie al mio viaggio in Amazzonia Peruviana, è il Camu Camu che, pensa un po’, viene proprio da lì.

100g di Camu Camu contengono una quantità di vitamina C superiore di 50 volte a quella di un’arancia. Questo vuol dire che stimola il nostro sistema immunitario e lo protegge. Ma non finisce qui, perché il Camu Camu è ricco di flavonoidi e antiossidanti, tutte sostanze che prevengono l’invecchiamento cellulare. In più ha anche una funzione antidepressiva.

Io nelle ultime settimane, ogni pomeriggio, mi sono preparata un succo molto semplice che mi ha aiutato durante l’influenza e adesso è costantemente nella mia dieta quotidiana.

Ecco la ricetta (super-semplice):

  • ¾ di spremuta d’arancia fresca
  • ¼ di succo di mirtillo (meglio se bio)
  • 1 cucchiaino di Camu Camu
  • 1 spolverata di zenzero fresco
Camu camu superfoods

Risveglio Di Buddha

Ma veniamo a Risveglio di Buddha di Iswari, che ormai è diventato il must della mia colazione.

È una combinazione di semi di chia e lino, che contengono grandi quantità di omega 3 e omega 6, mandorle, lucuma (altro superfood che viene dall’Amazzonia) e grano saraceno. Io ho provato la versione con cacao crudo e quella con vaniglia e polvere di Maca (che ha grandi proprietà energetiche).

Lo uso semplicemente nel latte di avena oppure nello yogurt, ma ho fatto anche questa ricettina che piace molto a mia figlia:

  • 100 ml di latte vegetale (avena, soia, mandorla)
  • 2 cucchiai di Risveglio di Buddha
  • 1 cucchiaino di sciroppo d’acero (quello per i pancakes)
  • Frutta preferita

Ho mescolato i primi tre ingredienti e ho lasciato riposare in frigo per un’ora. Grazie ai semi di chia e di lino contenuti in Risveglio di Buddha, si è formato un budino. Una volta addensato, è pronto.

Basta solo guarnirlo con la frutta preferita. Io ho scelto i frutti di bosco perché ne vado matta. Ma puoi mettere banana, noci, pera, insomma dai sfogo alla fantasia.

Se li usi e vuoi condividere le tue ricette, scrivile in un commento. Sono curiosa di sperimentare nuove ricettine super-energetiche!

risveglio di budda - superfoods
Risveglio di Buddha cacao crudo

Misteriosi, saggi, buffi: semplicemente gatti

Il buon Sibaldi dice che cani e gatti «stanno con noi apposta per cercare di migliorare un po’ la sorte dei senzacoda che in cambio gli aprono le scatolette».

Questo post lo scrissi negli ultimi giorni della mia compagna di vita, l’ultima della mia famiglia felina.

17 anni di vita condivisa con tre esseri superiori… senza alcun dubbio.

Ma non voglio scrivere un post strappalacrime per soli amanti degli animali. Voglio solo raccontarti cosa ho imparato da tutta questa faccenda. E mi auguro anche di strapparti un sorriso.

Perché i gatti sono saggi, sì, ma sono anche tanto buffi.

I miei micini

Il buffo

Il buon Schizzo è sempre stato cagionevole e anche un po’ imbranato.

Non sapeva arrampicarsi. Ma tu ci credi che un gatto non sappia arrampicarsi?

Guardava il suo fratellone andare sempre più su e lui dal basso mi fissava piangendo. Beh, gliel’ho insegnato io!

Però poi ha imparato ed è diventato anche bravo.

Schizzo era un simpaticone. Aveva così bisogno di giocare che era capace di portare dalla sua anche il peggior gattaccio di strada. Con lui giocavano tutti.

Era il più pronto a reincarnarsi in un essere umano… perché amava stare in braccio come i neonati e ci stava per ore… perché sembrava parlasse e non miagolasse…

Lui mi ha insegnato che potevo prendermi cura di un essere “altro”, io che pensavo proprio di non poterci mai riuscire.

Mi ha regalato 7 anni meravigliosamente divertenti.

Gatti - Poldo il mio gatto protettore
Poldo

L’angelo protettivo

Poldo. Oh, con lui era telepatia pura!

Sono sempre stata convinta che Poldo sia arrivato nella mia vita per proteggermi.

Lui era il vero padrone di casa e non faceva nulla per nasconderlo, anzi lo dichiarava apertamente.

Lui era il mio Ercole. Possente. Un grande atleta.

Poldo era capace di fare salti di 3 metri senza colpo ferire.

Peccato che se sentiva un tuono, il suo coraggio finiva con le orecchie basse sotto il letto.

E lui era anche protettivo, con il fratello, e con me.

Lui non mi chiamava come faceva Schizzo. Lui mi osservava, era sempre vigile e, quando era il momento, arrivava.

Se per caso ero sul divano a soffrire per un’influenza o per un fidanzato deficiente, lui si posizionava di fronte a me, e mi guardava fisso negli occhi. Questo per ore, finché non mi tiravo su da quello stato comatoso e tornavo alla mia vita di sempre.

Io e lui eravamo una sola cosa.

Se n’è andato così come era nella vita, senza disturbare, mentre ero fuori di casa, a 11 anni. Vuoto mai colmato.

Nuvola la terza dei miei gatti

La Principessa

E veniamo a lei. Nuvola.

Mia suocera la chiama l’aristogatta per la sua somiglianza con la gatta del cartone animato.

Per me è sempre stata la mia principessa dagli occhi magici.

Me lo ricordo ancora il primo giorno che l’ho vista, spelacchiata e con quell’aria vispa di chi la sa lunga. Poche ore dopo era il mio regalo di compleanno. Correva l’anno 2000.

Lei mi ha insegnato cosa vuol dire essere femmina, dentro e fuori.

Lei mi ha insegnato con quale dignità bisogna vivere.

Quanto ci somigliamo io e lei. Tutte e due riservate, tutte e due delicate di stomaco, tutte e due infastidite dalle persone che alzano la voce. E tutte e due forti.

È sempre stata lei la predatrice di casa. Quei due maschioni non erano in grado neanche di prendere una mosca. Lei invece prendeva tutto.

Una volta mi ha portato una tortora e la scena è stata tragicomica. Io che la rincorrevo per casa perché volevo salvare la poverina, mentre le dicevo: “Uh, che brava la mia Nuvolina! Ma sei stata bravissima. Adesso vieni qui da mamma a darmi il premio (per fortuna sono riuscita a liberarla)”.

So che tra poche ore/giorni smetterò di guardare quel suo sguardo magico e piango. Sono settimane che piango. Pensavo che le lacrime avessero fine, ma il mio rubinetto non si chiude.

Eppure lei mi sta insegnando ancora qualcosa.

Lei che nonostante stia male, continua a mangiare e a saltare.

Lei che fino all’ultimo istante non si arrende ma vive

Non ci sta a lasciarsi andare.

Ci sono momenti che è evidentemente in sofferenza ma poi, poco dopo, la vedi che si rialza e fa le sue cose. Fino all’ultimo istante.

Perché la vita è il più prezioso di tutti i tesori e lei me lo sta ripetendo ogni secondo con il suo comportamento.

Dopo di lei, cercherò di vivere fino in fondo il mio lutto e cercherò di elaborarlo. Non farò chiodo schiaccia chiodo perché “i cuccioli consolano” che mica quando si perde un parente caro, lo si sostituisce con un qualcun altro.

Soprattutto cercherò di vivere la mia vita ricordandomi tutto quello che hanno cercato di insegnarmi anche se qualche volta, la mia bella Nuvola mi guarda come a dire: “Oh, mamma mia! Ma non hai proprio imparato nulla. Tutto fiato sprecato”. Con quell’aria da sciura milanese che non ha mai perso.

No, non sarà fiato sprecato.

Ogni secondo di vita è il più prezioso di tutti i tesori.

Questo e molto altro resterà della mia splendida principessa.


PS. E poi Nuvola mi ha lasciato e ne scrissi qui: Il mio San Valentino al Contrario.