5 libri da regalare a Natale 2023

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Libri da regalare a Natale 2023 ne abbiamo?

Direi proprio di sì.

Quest’anno sono usciti tantissimi nuovi testi che non vedono l’ora di essere letti.

Il Natale è un momento perfetto per dedicarsi alla lettura, con il camino acceso, le luci dell’albero, una buona tazza di the speziato.

E poi dì la verità, quanto è bello ricevere un libro cartaceo a natale, invece di quei regalini fatti giusto per farli?

Un libro da trovare sotto l’albero, magari con una dedica scritta a mano, con quel profumo di carta appena stampata e le pagine che pian, piano si ingialliscono per quanto le abbiamo consumate.

Fermo subito la mia anima romantica di fine 800 e la sua fervente immaginazione e vado al dunque ché, lo sai, quando si tratta di libri, è un attimo che mi perdo nelle storie senza tempo.

*articolo aggiornato il 09/11/2023.


5 consigli sui libri da regalare a Natale 2023

1 – Lo Scambio di John Grisham

Lo scambio di John Grisham è il primo libro che ti consiglio per questo natale 2023.

John Grisham è una garanzia per noi che amiamo leggere.

E in questo suo nuovo libro riincontriamo uno dei protagonisti più amati, Mitch de Il Socio, il suo primissimo thriller.

Da New York Mitch vola a Roma, ma Roma sarà solo la prima tappa di un viaggio in giro per il mondo per risolvere un caso ricco di adrenalina.

Come finirà? Lo scopriremo solo leggendolo.

lo scambio libro da regalare a natale 2023

2 – Libri da regalare a Natale per essere più sostenibili

Si parla tanto di sostenibilità negli ultimi anni e, viaggiando, mi rendo conto sempre di più di quanto sia praticamente impossibile essere sostenibili al 100%.

Ma possiamo imparare a fare di più, molto di più di quello che già facciamo con piccoli accorgimenti.

Libro Verde, una Guida per Vivere Sostenibile è stato scritto proprio per questo. Per farci rendere conto di cosa nella nostra vita quotidiana è sostenibile e cosa non lo è, e per darci consigli su come essere più consapevoli e virtuosi nei confronti di questa terra che ci ospita e ci nutre da miliardi di anni.

libro verde da regalare a natale 2023

3 – La Saga dei Florio in cofanetto regalo

Questo è il libro da regalare a Natale. Anzi i libri.

Per la felicità di chi ha amato i Leoni di Sicilia, per la prima volta racchiusi in unico cofanetto, troverai i due libri de La Saga dei Florio di Stefana Auci: i Leoni di Sicilia e L’Inverno dei Leoni.

All’interno anche le piantine di una Palermo dell’epoca dei Florio.

Dimmi se non è un regalo coi fiocchi?

libri da regalare a natale la saga dei florio

4 – Chiedi bene e ti sarà dato di Paolo Borzacchiello

Tra i libri più belli da regalare a Natale c’è sicuramente Chiedi bene e ti sarà dato di Paolo Borzacchiello.

Uno dei linguisti italiani più importanti, ci accompagna in un viaggio dentro le nostre domande, quelle che forse se sappiamo porci nel modo giusto ci porteranno dove vogliamo, a realizzare la vita che davvero desideriamo.

Forse è un libro particolare da regalare a Natale ma la persona a cui lo regalerai lo apprezzerà molto.

libri paolo borzacchiello natale 2023

5 – A Sweet Christmas

Tra amori scomparsi, natale in famiglia, storie fantastiche A Sweet Christmas è certamente uno dei libri da mettere sotto l’albero di Natale.

In fondo che natale sarebbe senza storie di Natale?

E qui troverai 5 racconti diversi, scritti da 5 mani diverse per trascorrere le tue serate davanti allo scoppiettio di un caminetto e un calice di vin brulè.

a sweet christmas libri da regalare a natale 2023

Bene, la mia lista dei 5 libri da regalare in questo natale 2023 finisce qui ma…


Buon Natale a suon di Charles Dickens

Insomma, ormai ci siamo. Mancano solo 3 giorni alla notte di Natale.

Babbo Natale dovrebbe essere pronto, o forse come qualcuno di noi, si sta arrabbattando per completare gli ultimi regali (eh, sì, io ancora sto messa così).

Neanche il traffico di questi giorni, ogni anno lo stesso, due ore per fare un tratto che di solito faccio in mezz’ora, mi distoglie dal fatto che questa notte sia speciale.

Non importa se crediamo o no alla storia di Gesù bambino.

Non importa se pensiamo o no che Santa esiste e ha una bella fabbrica di giocattoli al Polo Nord, con tanti elfi operosi che fanno gli aperitivi a base di Coca-cola.

È la notte magica per eccellenza e, in fondo, ci piace che sia così.

Buon natale con Charles Dickens

Ogni anno in questo periodo ho una tradizione: rileggo il Canto di Natale di Charles Dickens.

È il mio Buon Natale speciale!

Mi piace leggerlo. Ce l’ho sia in italiano sia in inglese.

Lo rileggo tutti gli anni e tutti gli anni sottolineo qualcosa di nuovo che mi dà spunti nuovi.

Quest’anno la matita ha scelto due nuovi passi.

E ci tengo, per augurarti un Buon Natale alcontrario, a condividerli con te.

Buon Natale con C. Dickens

Lo spirito del Natale presente

Ecco lo Spirito del Natale Presente.

Scrooge lo incalza chiedendogli come è possibile che gli spiriti possano lasciar accadere certe brutture nel mondo.

«C’è della gente su questa vostra terra» replicò lo Spirito, «che pretende di conoscerci e che compie in nostro nome i suoi atti di passione, di superbia, di malevolenza, di odio, di invidia, di bigotteria e di egoismo, la quale, da noi e da tutta la nostra specie, è altrettanto lontana quanto sarebbe se non avesse mai vissuto. Tenete a mento questo, e imputate i loro atti a loro, non a noi».

Mi piace molto questo pezzo.

Mi fa pensare a quante volte diamo la colpa o la responsabilità di quello che ci succede a qualcuno o a qualcosa fuori di noi.

Magari pensiamo che Dio sia cattivo con noi, che ci abbia preso in antipatia (ma ti pare possibile? Soprattutto a noi animealcontrario che siamo tanto carucce?).

Magari crediamo che sia tutta colpa di come ci hanno cresciuto mamma e papà, oppure di quell’uomo che ci ha ferito profondamente, oppure del capo che anche quest’anno, nonostante la nostra evidente efficienza, non ci ha dato l’aumento.

Non c’è nessuno e niente a cui possiamo imputare le nostre sfighe. Tutto dipende sempre e soltanto da noi.

Solo da noi possiamo ripartire qui e ora per cambiare la nostra salute, il nostro lavoro, le nostre relazioni.

Non è facile? Sembra impossibile? Sì, è vero!

Certe volte è proprio così.

Certe volte è fottutamente complicato.

Tuttavia conviene tentare e non mollare.

Ne va della nostra felicità che è un bene a cui, credo, nessuna/o di noi voglia rinunciare.

Lo spirito del Natale futuro

Andiamo avanti.

È il terzo spirito che parla, lo Spirito del Natale Futuro.

Appaiono due bambini, emaciati, bruttarelli: «Sono figli dell’uomo e si afferrano a me chiedendoli di aiutarli contro i loro padri. La bambina si chiama Ignoranza, il bambino Bisogno».

Ignoranza e Bisogno. Li conosciamo, vero?

Cavoli, se li conosco. Non so per te, ma per me sono dei veri demoni.

Le credenze sbagliate, le illusioni, il bisogno che qualcuno ci salvi, l’ignoranza rispetto al nostro enorme potenziale.

È ora che ci rendiamo conto che c’è tutto dentro di noi, che siamo esseri completi, come ogni granello di questo gigantesco Universo.

E che finché respiriamo, finché riusciamo a parlare, a muoverci, a pensare, possiamo cambiare.

Possiamo trasformare… noi, il nostro cuore, la nostra mente, la nostra intenzione, i nostri desideri, il nostro “fuori”.

Che il fuori è anche il dentro, e viceversa.

Buon Natale a noi!

Questo desidero per il prossimo Natale, per l’anno che verrà.

Di sedimentare nel mio cuore questa convinzione.

Che tutto dipende da me, che posso farcela a cambiare quello che penso non cambierà mai.

Di avere una speranza illimitata, di non cadere vittima delle illusioni della mia testa, quella che crede in base a quello che ha già visto.

Ma di puntare tutto su quella parte del mio cervello che vuole sperimentare il nuovo, modalità diverse perché come diceva Einstein: «Follia è fare sempre le stesse cose e aspettare risultati diversi».

Che sia il Natale più bello della tua vita, anima al contrario!

Perchè Babbo Natale non passa dall’Africa?

Sono ormai tre Natali che mi tocca rispondere a questa domanda.

E dopo essermi arrampicata su ogni specchio possibile con risposte improbabili del tipo:

“Forse fa troppo caldo per le renne!”(Embè? Dammene te una più credibile), ho finito per raccontare alla mia bimba color cioccolato al latte, che nemmeno da casa mia passava Babbo Natale.

Che poi non stavo nemmeno in Africa ma nella nostra bella Italia cattolica.

Soltanto che i miei genitori avevano optato per un altro tipo di religiosità e, pur rispettando tutte le forme spirituali esistenti al mondo (porca zozza, ma perché ci devono andare di mezzo sempre i bambini?), questo comportava per me e mio fratello non solo la triste notizia che Babbo Natale non esisteva e che quindi non sarebbe passato da casa nostra il 25 Dicembre, ma anche non festeggiare onomastici, compleanni e tutte quelle occasioni che per i più piccoli hanno un unico significato: regali.

Infanzia de merda, I know, I know!

Per fortuna sono tutta intera qui a raccontartela scavallando l’ombra della depressione e del suicidio adolescenziale (Pfiuuu!).

Il mio albero di Natale

Io credo a Babbo Natale

Le ho detto però che io a Babbo Natale ci credo e che da quando avevo 12 anni, gliela scrivo la letterina.

Non importa se risponde o no, non importa se qualche volta i regali li porta oppure no.

A me piace avere questa corrispondenza e credere che lui legga la mia lettera scritta rigorosamente a mano e in italiano.

Sarà per questo che non capisce bene che regali voglio?!?!

Ahimè, a quel punto non ho potuto eludere la domanda: “E quella di quest’anno?”.

Naturalmente mammanonhomailtempopernullafiguratiperme non l’aveva ancora preparata e così, sotto sua stretta supervisione, ho aperto il fedele moleskine e ho iniziato a scrivere.

Babbo Natale sotto il mio albero

La mia letterina di Natale

Buon Natale, Babbo, come va la dieta?

Ricordati che anche quest’anno il costume é lo stesso e tocca che tu ci rientri.

E gli elfi? Un restyling, no, eh?

Va bene, va bene, non critico più. Abbi pazienza, è deformazione professionale.

Veniamo al dunque. Che vorrei per questo Natale?

A dire il vero quest’anno non ci ho ancora pensato.

Ah, sì, prima di tutto vorrei avere delle belle notizie, visto che ultimamente non se ne sentono molte.

Sapere che quell’amico ha realizzato il sogno della sua vita, che la mamma della mia amica sta meglio, che i miei genitori sono sereni.

Vorrei andare in giro per la mia città, che è strepitosamente bella, senza l’ansia di un mega-botto da un momento all’altro, e non parlo dei petardi dei ragazzini per strada.

Vorrei capire che direzione finalmente prendere nella mia vita, ché sono sempre così incasinata, una sognatrice alla ricerca continua di qualcosa.

Vorrei accettare che sto diventando grande senza gridare allo scandalo rughe forever.

Vorrei che Safari arrivasse nelle mani delle donne e degli uomini che sono pronti ad andare in una direzione nuova e, forse per un po’ di paura, non riescono ancora a farlo; nelle mani di chi pensa che non ci sia soluzione alla loro quotidianità per dirgli che invece la soluzione c’è, che magari non è quella che ci hanno propinato gli altri ma che, dentro di noi, quella soluzione esiste già, dobbiamo solo tirarla fuori (io per prima).

E poi, sai cosa vorrei?

Che andassi nelle case di quei genitori, proprio quelli che hanno detto ai loro figli che tu non esisti e gli riempissi la casa di pacchi e pacchetti, così gli facciamo un bello scherzetto.

Sarebbe divertente!

Credimi, i bimbi in quelle case non stanno aspettando altro.

Caro Babbo, Buon Natale.

Non prendere troppo freddo su quella slitta e, quando passi sopra l’Empire, pensami un pochino che lo sai che io vorrei essere lì con te.

Chissà che bella vista da lassù!

Adesso ti saluto, la minestra è quasi pronta e devo prepararmi al momento in cui quell’esserino che amo tanto, inizierà una lamentela senza fine perché avrebbe preferito le cotolette.

Ah, un’ultima cosa, Babbo.

Se poi proprio vuoi portarmi una cosetta materiale, che non ne puoi fare a meno, vero? Un paio di desideri ce la li avrei, due cosucce da niente, ma adesso è tardi, devo proprio andare. Te li scrivo dopo.

Buon Natale, Babbo, ci vediamo il 25, come tutti gli anni.

Quest’anno me lo fai un favore? La chiudi la finestra quando vai via ché mi lasci sempre la camera da letto gelata?

Ti voglio bene, Babbo. Non dimenticarlo mai”.


E tu ci credi a Babbo Natale? E cosa desideri per quest’anno?

Se ti va, raccontamelo in un commento. Grazie!