Fuck the Women Day: No alla festa della donna

Se sei debole di stomaco, cambia blog. Perché oggi non é aria.

Io non sopporto questo giorno, non l’8 Marzo in sé che tra l’altro è l’anniversario di nozze dei miei, una delle poche coppie che conosco, che non si sono ancora lasciate dopo 50 anni di matrimonio e che, ancora oggi, camminano mano nella mano, ma proprio il women day.

Io aborro la festa della donna

E lo so, forse non sei d’accordo. Va bene, ma questo è il blog di Unadonnaalcontrario che, nella vita di gente a cui non andava bene quello che diceva ne ha incontrate parecchie, e il mondo è bello perché è vario.

Già da quando ero un’adolescente non amavo questo giorno.

Figuriamoci quando di anni ne avevo 20 e le mie amiche andavano a vedere gli spogliarellisti col pacco in mostra.

Roba che poi, quando sono a casa con i loro uomini, criticano le loro uscite goliardiche. Che ipocrisia!

Non sopporto l’idea che ci sia un giorno in cui tutti i maschi si fanno belli e con le loro mimose sfigate prese di sfuggita al semaforo rosso, fanno gli auguri alle donne. Bleah!

Fuck the women day

Women day. Auguri de che?

Auguri de che?

Io non voglio gli auguri, non voglio le mimose.

Voglio la parità.

Voglio che lo stipendio delle donne sia equiparato a quello degli uomini.

Voglio che se io donna e tu uomo ci mettiamo un pantaloncino corto, tu uomo non sbavi pensando che l’abbia fatto per te, perché io donna di te non lo penso neanche di striscio.

Se festeggi l’8 Marzo allora devi festeggiare anche il 1° Dicembre, perché quella gran figa di Rosa Parks, con tutta la calma del mondo, si rifiutò di alzarsi da quel fottuto posto per bianchi.

Se festeggi l’8 Marzo devi festeggiare anche i giorni di Febbraio in cui 4037 coppie gay sfilarono al City Hall di San Francisco per rivendicare il loro diritto di sposarsi.

“È un libro per sole donne?”

Una cosa che mi urta parecchio è quando gli uomini mi dicono: “Il tuo è un libro per donne”. Sembra una cazzata, ma ti assicuro che non lo è.

1′- Perché gli uomini che l’hanno letto sono tra quelli che mi hanno dato più soddisfazione, che mi hanno scritto che sono riusciti a capire di più la loro donna, che Safari ha toccato una loro parte più femminile che fanno fatica a tirar fuori con gli altri.

Di questi uomini io ho fiducia e rispetto. Sono gli uomini che amo e che voglio facciano parte della mia vita e della vita di tutte le donne della terra. E ce ne sono tanti, per fortuna.

Ma quelli che mi dicono: “È da femmine”, mi fanno girare le scatoline interiori.

Io ho letto nella mia vita tanti libri scritti da uomini, ho chiesto consigli a tanti uomini.

Di mio, lo dico sempre anche in questo blog, sono molto maschile, ma non ho mai detto: “No, questo no. È da maschi”.

E il giorno che lo farò, ti prego, buttami un bicchiere di acqua gelata in faccia.

È davvero una cosa piccola, microscopica, infelice.

Io voglio festeggiare e festeggerò quando in questo paese non sarà uccisa una donna al giorno da chi diceva di amarla.

Festeggerò quando la maternità sarà equiparata alla paternità.

Festeggerò quando vedrò le persone libere di amarsi e di fare una famiglia senza un pirla che gli dice come, quando e se.

Festeggerò quando un uomo o una donna potranno essere liberi di scegliere se stare attaccati a una macchina che li tiene in vita oppure no.

È vero, questo post non ha i toni leggeri degli altri, ma qualche volta non riesco a trattenermi.

E questa è una di quelle.

Perciò Fuck the Women Day!


Sempre aperta al confronto, attendo i tuoi commenti.

Buona giornata felice, donne e uomini alcontrario.