Melbourne & Victoria: cosa vedere

E poi fu amore ❤

Eh, sì, come avevo immaginato, è bastato cambiare prospettiva e la vita ha risposto istantaneamente.

A chi mi chiede come mai così tanti giorni a Melbourne, posso rispondere che inizialmente sapevo che in questa parte dell’Australia ci sarebbero stati molti luoghi da visitare (ed è pura verità).
Oggi però posso dare un’altra risposta.

Grazie a questi 13 giorni ho avuto la possibilità di vivere…

South melbourne market
Il mercato di South Melbourne

A Melbourne come una cittadina

Ho visitato ogni quartiere, ho fatto la spesa al mercato, ho imparato a muovermi senza chiedere indicazioni, ho vissuto la città e i suoi spazi incredibili appena al di fuori del perimetro metropolitano, immergendomi in un clima che davvero non ho mai visto in nessun’altra parte del mondo.

Non è un caso che dicano che a Melbourne, nello stesso giorno, possano esserci le 4 stagioni. È proprio così!

Lasciamo perdere che gli australiani vanno in giro in infradito anche quando io tengo su il cappellino di lana, però è proprio vero che in un unico giorno ci può essere pioggia, vento, sole estivo, nuvole e cielo limpido.

Ecco, a questo il nostro fisico non si è abituato. Infatti ci siamo raffreddate entrambe.

Che dire? Anche stavolta cercherò di raccontarti in breve la città che il POST quest’anno ha dichiarato la “più vivibile” al mondo. E noi abbiamo ben chiaro il perché.

Fitzroy Melbourne Victoria
Un angolo di Fitzroy

Cosa vedere a Melbourne

I quartieri di Melbourne

Melbourne è piena di quartieri carini, come Carlton e Yarraville, ma senz’altro quello che ho amato di più è Fitzroy, il quartiere Hipster, con i suoi negozietti vintage, i caffè e un gusto easy-chic che mi ha conquistato subito.

I mercati di Melbourne

Tra i mercati, ti consiglio il South Melbourne market, meno turistico del più famoso Victoria’s market e, per questo, ti consente di osservare i veri melbourniani (si dirà così?!) fare la spesa il sabato mattina.

Il mercato di South Melbourne mi ha permesso di scoprire i prodotti tipici del Victoria che, se non lo sai ancora, è leader mondiale nella produzione di vini e formaggi.

L’avresti mai detto? Beh, io posso assicurarti che è così.

Se vai, non dimenticare di mangiare le ostriche fresche a solo 1,80 $ l’una. Una vera bontà!

Williamstown

Sempre con la metropolitana oppure con il ferry (il traghetto) che parte dal fiume Yarra (nella city), si può raggiungere Williamstown da dove godrai di una veduta della baia di Melbourne davvero imperdibile.

Potrai passeggiare sulla spiaggia, prendere dei calamari fritti da “D’asporto” che ha il menu in italiano e goderti le casettine in stile vittoriano che noi abbiamo adorato.

St. Kilda

Un altro punto della città che ti consiglio assolutamente è St.Kilda.

Si raggiunge con il tram 96 e, anche qui, potrai passeggiare sulla spiaggia, pranzare davanti al mare e, soprattutto, incontrare i pinguini.

Lo sai che i pinguini qui non sono bianchi e neri ma bianchi e azzurri? Sono troppo carini!

St. Kilda a Melbourne Victoria
St. Kilda

Melbourne con i bambini

Collinwood Children’s farm

Se viaggi con i bambini, devi assolutamente visitare la Collinwood Children’s farm che si può raggiungere tranquillamente con i mezzi pubblici.

Qui troverai una vera e propria fattoria con maialini, cavalli, pecore e caprette.

Una cosa davvero interessante è che la Collinwood Children’s Farm è un’associazione no-profit sostenuta totalmente dall’opera di volontari e dalle offerte di chi visita questo posto.

Tra l’altro proprio attaccato alla Farm, c’è il convento di Abbotsford. In un attimo ti sembrerà di essere nella campagna inglese, eppure sarai in Australia.

Royal Botanic Garden a Melbourne

Se gli spazi verdi ti piacciono, devi assolutamente visitare anche il Royal Botanic Garden.

Ha alberi centenari provenienti da molte parti del mondo, una collezione sorprendente di camelie (in questo periodo sono in piena fioritura, non hai idea del profumo piacevole che si sente in tutto il parco), e un laghetto dove poter girare con la barchetta.

C’è anche uno spazio dedicato ai bambini dove poter far fare ai vostri cuccioli dei laboratori con altri bambini australiani. Una gran bella esperienza, te lo assicuro!

Collingwood Children’s Farm
Il convento di Abbotsford visto dalla Collingwood Children’s Farm

Cosa vedere nel Victoria

La cosa che più ho amato di questa città é che ti basta uscire un attimo dal perimetro cittadino e, voilà, rimani per ore e ore a bocca aperta.
Spazi infiniti, prati verdi di un verde quasi elettrico e il cielo di un azzurro che sembra quello delle cartoline.

Ettari ed ettari di terreno adibite a bestiame.

Un oceano che ha onde alte decine di metri.

Paesaggi che ti lasciano senza respiro.

Un luogo dove coesistono pappagalli dai mille colori, koala, canguri, balene, squali.

Churcill Island in Australia
Churchill Island

Great Ocean Road

E poi c’è la… Great Ocean Road.

Già! La Great Ocean Road… che è proprio un’altra cosa… che è uno di quei posti che una volta che l’hai visto, non c’è più altro posto al mondo.
Almeno così è stato per me.


Appena arrivata ai Dodici Apostoli, sono rimasta basita.
Sarà che la sognavo da tutta la vita!
Ero emozionata, felice, eccitata.

Non ho mai visto nulla del genere in questo mondo!

È qualcosa che nessuna foto, nessun video può rendere come quando la guardi con i tuoi occhi. E rimani lì, non vorresti andartene più via.


Pensi che vivi dall’altra parte del mondo e non sai se ci tornerai mai più.
E vorresti che quel momento non finisse più.


Se hai una bucket-list, per favore, inseriscila nei luoghi da vedere in questa vita.
Vedrai che mi darai ragione.

I Dodici Apostoli nel Victoria
I dodici Apostoli

Domani voliamo verso Sydney.

Abbiamo scoperto che, non diversamente da quello che succede in Italia, anche fra Melbourne e Sydney scorre una forte dose di competizione, e non solo dal punto di vista sportivo.


Beh, le tue inviate dall’altra parte del mondo sono pronte a raccontarti che succederà nel weekend in cui qui si disputa la finale del campionato di Football Australiano. E pensa un po’, il Venerdì prima (la partita si disputa di sabato) nello stato di Victoria è festa. Non si va a scuola, né al lavoro.

Ci si prepara ad un weekend di soli festeggiamenti.

Ci risentiamo da Sydney!

Melbourne: la nostra prima settimana

Confesso che, dopo Bali, ho subito un piccolo contraccolpo.
Non che Melbourne non ci abbia accolte bene. Anzi!
L’impatto iniziale è stato decisamente positivo.

Carlton Melbourne
Carlton, il quartiere italiano

Melbourne… com’è cominciata

Il vigilante dell’Immigration sembrava un surfista di quelli abbronzati e sempre sorridenti.

I bagagli sono arrivati in pochissimi minuti.

Tutto è stato semplice, veloce, efficiente.
Però… non so dirti… forse il freddo, la pioggia… o semplicemente il contrasto tra una cultura e un’altra.

Sta di fatto che i primi giorni in questa città, mi sono sentita persa, un po’ confusa.
Che poi (sarà il caso?) proprio qui ho deciso di rimanere più a lungo che in qualunque altra tappa.
Invece quasi volevo andare via dopo appena due giorni.

So bene che le cose non capitano mai senza un significato ed è questo che non mi fa perdere la bussola.

Sapevo che qualcosa doveva cambiare e doveva cambiare a partire da me.

Del resto lo dico da sempre che questa non è per me una vacanza, piuttosto è un’esperienza che, sapevo, avrei inciso nel mio cuore.


Sogno l’Australia da quando ero bambina e non potevo permettere a un “piccolo” demone interiore di rovinare il mio sogno.
E così mi sono rimessa in moto… dentro innanzitutto.

E subito dopo, fuori.

Incontro con i Koala
Guardare i Koala dormire fa venire tanto sonno 😴

È stata la natura a venirmi in aiuto

Dintorni di Melbourne


Uscire dalla città, immergermi tra le terre immense, popolate da bestiame e tanti, tantissimi cavalli.

Arrivare all’Oceano.

Osservare la vastità di questa terra così lontana da casa. Conoscere animali visti soltanto in foto. Parlare con la gente.

Ecco che riprendevo la bussola.

Ecco che la città assumeva un altro aspetto.

Ecco che tutto ricominciava ad avere un senso.

Oggi dopo 6 giorni qui a Melbourne mi sento a mio agio.

Riflettendo con la mia socia, ci siamo dette, passeggiando per il molo di St. Kilda che quest’Australia ci fa sentire al sicuro.

Tutto sembra ordinato, chiaro. La gente lavora ma ha un fare, come dire, “leggero”. Si percepisce il loro attaccamento alla natura, alla terra.

Le case hanno cancelletti sempre aperti.

A Roma chiudiamo con la doppia mandata, mettiamo antifurti e mi sembra che abbiamo la tendenza a chiuderci, piuttosto che ad aprirci. Non ci fidiamo dell’altro.

Non so, ripeto, forse è solo una mia impressione ma quello che, per il momento, l’Australia mi sta lasciando è proprio questo senso di leggerezza e di apertura che non sentivo da parecchio.

Come dicevo…

Philip Island
La potenza dell’ Oceano a PHILIP ISLAND

Tutto torna ad avere un senso

Skyline Melbourne
La vista di Melbourne dal fiume Yarra

In Safari Lisa scriveva rispetto all’Australia: “L’onestà intellettuale mi ha dato la speranza che un mondo così può esistere, anzi esiste già… da questa parte del mondo”.
Ed è proprio così. Un mondo così può esistere, anzi esiste già… da questa parte del mondo.

P.s. Questo post lo dedico a Marco di Viaggiinaustralia per avermi aiutato prima della partenza in ogni modo possibile, non solo per quel che riguarda l’Australia, per avere avuto tanta pazienza con me e ad avermi sempre consigliato nel modo migliore possibile.

Pinguini a St.Kilda Melbourne
Questo piccoletto lo abbiamo incontrato a St. Kilda stamattina 😍

Cosa vedere a Bali: terra di pace e di sorrisi

Questo non è il classico post su cosa fare e dove dormire a Bali.
Sì, certo, troverai anche tutte queste informazioni necessarie per organizzare il tuo viaggio nella splendida isola indonesiana.

Ma prima voglio parlarti del perché ho scelto questo titolo: Bali, terra di pace e di sorrisi.

E lo farò raccontandoti delle storie perché, quando viaggio, sono le storie a colpirmi davvero.

Storie di esseri umani e dell’ambiente in cui vivono.

La gente di Bali

Storie di gente sempre, e dico “sempre”, col sorriso.

Come quella di Gede, il nostro driver, che per strada non si scompone mai.
Gli tagliano la strada, un motorino gli si infila da sinistra (qui si guida a destra), la macchina davanti si ferma di botto senza freccia e lui, senza fiatare (neanche uno sbuffo), mette la freccia e sorpassa. Al massimo fa uno squilletto di clacson.


Seeeee, ce lo vedete a Roma uno di noi che “non” reagisce così?


E quando gli chiedo con la domanda scema per eccellenza: “Ma perché voi sorridete sempre?” (cioè, ti rendi conto di che domande faccio?), lui con il suo sorriso pacato, risponde: È la nostra cultura”.

Come la storia di Desi, moglie di Gede, che un giorno è venuta insieme al suo bimbo di 2 anni in tour con noi e che mi ha raccontato che a Bali, una volta l’anno, c’è il silence day o Nyepi Day, un giorno in cui tutta l’isola è completamente spenta, l’elettricità non funziona, nemmeno gli aerei possono volare.

Un giorno perfetto per godersi Bali in totale silenzio.

La stessa Desi che mi ha raccontato di come ogni giorno le donne balinesi porgono offerte agli dei dentro e fuori la porta di casa perché la giornata possa andare bene…

… che le si illuminano gli occhi quando passa davanti alle vetrine dei negozi per turisti…

… che scende un attimo dalla macchina e ritorna con dei regali per noi.

Solo Villas Bali
Un angolo del Solo Villas

Dove dormire a Bali: Solo Villas

Come la storia di Laurie che viene dal Canada e gestisce il Solo Villas Resort, che ci ospita.

La storia di una donna che ha deciso di investire nella cultura locale, di vivere nel rispetto delle tradizioni di chi lavora per lei.

Una donna che proprio mentre eravamo a Bali è diventata nonna e la sua felicità esplodeva da ogni poro del viso.

Una donna che ha cucinato la pasta per mia figlia perché per lei cucinare per i bambini è la felicità più grande.

E il Solo Villas rispecchia esattamente questo suo spirito.

Un luogo incantato lontano da tutto.

Ti dico soltanto che per arrivare qui c’è una stradina immersa nelle risaie che si può fare solo a piedi o in motorino.

Una stradina dove puoi incontrare un omino che realizza quadri di una bellezza mozzafiato e che ogni volta che incroci il suo sguardo, ti saluta giungendo le mani e inchinandosi.
Un posto dove nulla è lasciato al caso, ma in maniera del tutto naturale.

Un luogo speciale dove il silenzio è rotto solo dai suoni della natura, delle rane e degli uccelli, dall’acqua che scorre costante intorno a noi.


Non hai idea di quanto sia piacevole svegliarsi e guardare dalla propria finestra un’estensione infinita di risaie e qualche bungalow qui e là…

… di quanto sia ristoratore il bagnetto in piscina dopo la faticaccia dei tour intorno all’isola…

…. di quanto sia appagante uscire dalla stanza ed essere accolte dai sorrisi discreti di chi qui ci lavora.

La piscina del Solo Villas
La piscina del Solo Villas

Una sera ho chiesto a Putu (una donna dello staff) se la mattina dopo potevamo fare colazione alle 7 perché cominciavamo il tour presto e lei mi ha detto: “Sarò qui alle 6 per prepararla”.

Io mi sono sentita in colpissima. Ho cominciato a balbettare: “Ma no, facciamo alle 7,15, dai”. E lei sempre con quel sorriso disarmante: “Sarò qui alle 6”.

Mia figlia dice che il suo “Your welcome (Prego)” sembra una musica e ha proprio ragione.

Così puoi dare un occhio anche alle foto dall’alto per renderti conto della meraviglia del paesaggio qui intorno.

La vista dalla mia camera solo Villas Bali
La vista dalla nostra camera da letto

Cosa fare e cosa vedere a Bali

Cosa vedere a Ubud

E che dire delle location?

Ubud è una cittadina graziosa, turistica quanto basta.

Niente a che vedere con la più popolare Kuta e gli altri posti affacciati sul mare.

Del resto è per questo che l’ho scelta come base.

Gli altri abitanti di Bali la definiscono “creativa” e posso confermare che la creatività scorre nelle vene dei suoi abitanti.

Di solito i turisti si fermano qui 2/3 giorni ma sono convinta che 2/3 giorni non bastino per assaporare questo luogo.

È proprio la lentezza di questi 8 giorni che mi ha permesso di “sentire” le persone, i luoghi, i profumi, i gesti.

E sinceramente questo non mi ha impedito di girare tutta l’isola perché Ubud si trova in una posizione centrale da cui si possono raggiungere facilmente le montagne a nord, come le spiagge a Sud.

Qui a Ubud la tappa fondamentale è la Sacred Monkey Forest che mi ha ricordato molto il nostro parco sacro di Bomarzo per via delle statue ritraenti figure mitologiche.

La differenza principale è che questa foresta è abitata da una popolazione infinita di scimmie che, devo dire, sono abituate ai turisti e perciò non sono moleste come in altre parti di Bali.

Attenta/o, però, a cosa metti nelle tasche.

Ho visto rubare banane, bottigliette e tutto quello che per loro era “interessante”.

Sicuramente addentrarsi nell’isola è la cosa che mi è piaciuta di più.

Cucciolo di scimmia Monkey sacred Forest
Un cucciolo di scimmia dentro la Foresta Sacra

Dentro Bali

Ore di macchina immerse nella vera Bali, dove i cartelli non conoscono più l’inglese ma solo la lingua locale.

Le montagne e le cascate.

I templi in luoghi già baciati da una bellezza naturale mozzafiato.

Tutto questo e altro ho visto grazie a Gede che, mentre io ero distrutta dalla stanchezza, non si è mai fermato.

Vi porto qui e poi qui. Se volete anche qui”.

E per fortuna gli ho sempre detto di sì perché ogni volta ne è valsa la pena.

I templi più belli di Bali

Non semplice fare una classifica dei templi più belli di Bali.

Tanah Lot

C’è il Tanah Lot vicino a Denpassar con a fianco, a sua protezione (o per lo meno sembra sia nato per questo), il Batu Bolong.

La posizione è spettacolare.

Ti basta guardare la foto qui in basso per vederlo tu stessa/o.

Tanah Lot Bali
Il Tanah Lot Temple

Ulan Dani Bratan

Dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu, il tempio Ulan Dani Bratan si trova sul Lago Bratan.

Probabilmente il tempio più romantico di Bali, l’Ulan Dani Bratan é situato tra le montagne di Bali, in una delle zone più affascinanti dell’isola, soprattutto per la presenza di risaie e di villaggi locali.

Ulan Dani Bratan Bali
L’ Ulan Dani Bratan

Taman Ayun

Chiamato anche il Tempio del Giardino sull’Acqua, Taman Ayun si trova a sud di Bali nella zona di Mengwi.

La sua bellezza risiede non solo nell’ampiezza dell’area, ma soprattutto nei suoi bellissimi giardini.

È uno dei sei Templi Reali di Bali e si percepisce subito che ti trovi in un edificio nobile.

Tra fossati, padiglioni, statue, qui sarai avvolta/o da un’atmosfera sacra e intrisa di pace.

Uluwatu

Tra tutti però il luogo che mi ha travolta di emozioni è senz’altro il tempio di Uluwatu.

Arroccato su una scogliera altissima.

Una vista che ti rimane incisa nel cuore e una sensazione di sacralità che ho percepito solo in pochi altri luoghi al mondo.

Se vai Bali, non puoi perderti l’appuntamento con il tramonto all’Uluwatu.

Mi darai ragione, vedrai!

Uluwatu Bali
Uluwatu temple

Cascate di Sambangan: the Secret Garden

Di cascate a Bali ce ne sono davvero tante ed è difficile anche qui dire quali sono le più belle.

Posso dirti quali sono state le mie preferite, anche perché raggiungerle per me che soffro le curve, è stata una bella sfida.

Ma poi quando arrivi, nonostante le curve e il successivo e impegnativo trekking necessario per raggiungere le cascate, beh, che dirti, ti passa qualunque cosa.

Sto parlando delle Cascate di Sambangan a nord di Bali, e in particolar modo di Aling Aling, una delle più alte di tutta l’isola.

C’è anche una parte in cui è possibile tuffarsi e divertirsi, ma confesso che io non l’ho fatto. L’acqua era troppo fredda per me. Magari tu sarai più temeraria/o di me!

Le spiagge più belle di Bali

E per quanto riguarda le spiagge?

Personalmente sono due quelle che ho amato di più: Nusa Dua e Padang Padang.

Anche per scegliere le spiagge da visitare a Bali, ti consiglio vivamente di scegliere guide locali.

Conoscerai meglio l’isola e soprattutto persone che ti racconteranno tante meravigliose storie di vita.

Quando andare a Bali

A Bali ci sono due stagioni, una secca, che va da aprile a ottobre, e una umida, quella delle piogge per intenderci, che va da novembre a marzo.

In generale c’è un’umidità assurda tutto l’anno a Bali.

Noi siamo state a settembre e ti assicuro che caldo e umido facevano festa.

Quindi forse l’ideale è la parte centrale della stagione secca, giugno e luglio.

In ogni caso anche quando piove, si tratta di piogge tropicali che spesso sono forti e abbondanti ma finiscono anche in fretta.

Basta portarsi un impermeabile di quelli che si arrotolano e si infilano nello zaino senza ingombrare troppo e il gioco è fatto.

Come muoversi a Bali

Probabilmente avrai sentito dire che a Bali tutti si muovono in motorino.

Personalmente il mio consiglio se non sei super esperto/a di guida a sinistra e del traffico senza regole, che neanche a Napoli, è di affidarsi a un driver locale come io ho fatto con Gede.

Puoi scaricare l’app Grab che funziona benissimo e, un po’ come la più nota Uber ma decisamente più economica, avrai sempre un driver che ti verrà a prendere dove sei e ti porterà dove vuoi.


Ecco tutto. Concludo dicendo che non pensavo sarebbe stato tanto dura lasciare Bali e invece è stato proprio così.

Era da tanto tempo che non mi sentivo così in pace come quando sono stata qui.

Ecco anche perché una volta rientrata in Italia, scrissi anche un articolo in cui racconto come ho riconquistato la pace a Bali. Te lo lascio qui di seguito: Riconquistare la pace a Bali