Un’avventura al femminile

Continuo a scrivere e a cancellare parole.

Ci penso e ci ripenso…

… perché più che annunciarti questa grossa novità, vorrei che passasse l’esperienza che c’è dietro.

Un'avventura al femminile

È arrivato il mio momento

Per due anni ti ho raccontato le storie di altri.

Attraverso alcune interviste, ti ho parlato di storie di cambiamento, di trasformazione, condite da coraggio e determinazione.

E tutte avevano come comun denominatore: una svolta interiore, una decisione.

Quella decisione che ti permette di cambiare strada e di andare nella direzione del cuore, nella direzione di ciò che sei veramente.

Da un po’ riflettevo sull’importanza di mettermi in gioco io, per prima.

Non che non l’abbia mai fatto nella mia vita, ma ultimamente mi sentivo “ferma” e non vivevo bene, affatto.

Ero arenata, da troppo tempo, come una nave arrugginita, ancorata sulla sabbia.

E guarda caso trovo indizi, incontro persone, ascolto parole che mi spingono in quella direzione.

C’è un passo del Potere di Adesso che dice: “Un’azione qualunque spesso é migliore dell’inattività, soprattutto se sei bloccato da tempo in una situazione infelice. Se dovesse rivelarsi un errore, almeno imparerai qualcosa. Ma se rimani bloccato, non impari niente”.

Ho capito che se avessi aspettato il momento giusto, quello non sarebbe mai arrivato. Ci sarebbe stato sempre un motivo “valido” per rimandare… razionale, saggio.

Il momento perfetto in fondo non esiste perché la verità è che sei tu a decidere quel momento

Così ho deciso.

Come ho scritto in Safari: “La decisione nella vita è tutto. È desiderio, è intenzione, è azione. Una volta deciso, tutto va nella direzione di quella decisione. Ogni centimetro del corpo, ogni cellula, ogni battito cardiaco”.

Ecco la novità:

A settembre partirò con mia figlia per il giro del mondo.

un' avventura al femminile

Un’avventura al femminile tra madre e figlia

Io e lei unite in una nuova avventura.

A chi mi dirà se questo viaggio ha delle congruenze con il viaggio di Lisa, dirò che è molto diverso.

I presupposti sono diversi, persino l’itinerario è in buona parte differente.

L’intenzione è diversa.

Certo, non posso dire che la presenza di Lisa nella mia vita non abbia influenzato questa decisione, ma lo ha fatto come lo hanno fatto Francesco Grandis, Simona Anedda, Valentina Meloni, Francesca Di Pietro e tutte le persone che hanno incrociato la mia vita negli ultimi cinque anni.

Paura? Sì, ne ho parecchia.

Soprattutto per il senso di responsabilità che ha una madre nei confronti di sua figlia. Partire da sola sarebbe stato più semplice. Meno paranoie, meno senso del dovere.

Ma ho accettato il rischio in nome di un’esperienza che penso potrà arricchirci entrambe e diventare una pietra miliare nel nostro rapporto.

A chi mi dice: “Brava, che coraggio!”, rispondo che non mi sento né brava, né coraggiosa.

Sento soltanto che dietro questa decisione c’è il rispetto per la mia vita e il desiderio forte, gigantesco, di cambiarla questa mia vita, in meglio.

E per la vita di lei?

Non ho scelto io. Le ho chiesto mille volte se preferisse rimanere a casa con il padre.

E tutte le volte ha risposto che voleva venire con me.

Nei prossimi post ti racconterò l’itinerario e tutte le curiosità su questo viaggio.

E naturalmente se vuoi farmi domande, sono qui pronta a risponderti.

La decisione di questo viaggio è anche merito tuo che mi segui e mi sostieni da più di due anni.

Perciò grazie! Un grazie senza se e senza ma!

Mi auguro che vorrai seguirmi in questa avventura al femminile esattamente come io desidero portarti con me, km per km, paese per paese, continente per continente.

8 risposte a “Un’avventura al femminile”

  1. Esperienza meravigliosa! Leggevo e ti invidiavo per la possibilità di trascorrere tempo memorabile e di qualità con tua figlia. Non ho avuto l’opportunità di fare un viaggio così importante con mia figlia, ma mi sono dedicata spesso a brevi viaggi e avventure con lei. Adesso ricordiamo entrambe con nostalgia quei meravigliosi giorni e di sicuro ci hanno unito di più. Adesso che studia dall’altra parte del mondo e mi manca da morire.

    1. Ma quindi la tua è grande? Credo che anche mia figlia, o forse lo spero, andrà a studiare all’estero. Io la trovo una grande scuola di vita 🙂

  2. Con i tuoi post sul diventare mammaalcontrario mi avevi gia’ conquistato, l’idea di partire per un giro del mondo insieme a tua figlia per me e’ un grande esempio. Sono convinta che la vita ci chiama, e ognuno liberamente decide come rispondere. C’e’ chi sta fermo e chi parte. Io piano piano mi leggero’ tutti i vostri post in giro per il mondo progettando i prossimi viaggi con il mio piccolo esploratore.

    1. Io sono senz’altro una che tende a partire piuttosto che a stare ferma, anche se non posso negare che le paure pre-partenza ne avevo, eccome. Ma sai qual è la verità? Una volta partite, è stato solo in discesa. Ripartirei oggi stesso

  3. Sono tanto felice per voi! Mi sembra una meravigliosa decisone, che tutti dovrebbero prendere, prima o poi, nella vita. Niente può arricchire più di un viaggio così. Ti seguo con piacere ormai da diverso tempo, e continuerò a farlo, anche in questa nuova avventura 🙂

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