Perché non esiste il letargo umano?

Letargo umano? Ma di che stai parlando?

Sì, lo so che adesso diventerò impopolare tra gli amanti del freddo, gli imperterriti della neve e del ghiaccio.

Ma che ci posso fare? Io non amo l’inverno.

Non mi piace vestirmi a strati, mi sento l’omino della Michelin con i maglioni e il piumino. Non mi piace il grigino del cielo. Non mi piace avere mani e piedi simili a ghiaccioli.

Non mi piace passare il tempo a prendere vitamina C e tisana allo zenzero.

Ché con tutte le cose della to-do-list mammamoglieamicadonna, mi devo mettere i promemoria anche per quello.

Amo la luce del sole, i primi fiori di Primavera, la natura che si risveglia, il verde intenso dei prati. Mi piacciono i vestiti leggeri e i sandali.

Che ne so, magari in una vita precedente ero un orso o uno scoiattolo, uno di quegli animali che durante la stagione fredda vanno in letargo.

Perché se fosse per me, dal giorno dopo Natale ai primi di Aprile me ne starei ben accucciata sotto il piumone.

Ma poi te lo sei mai chiesto perché gli animali vanno in letargo?

scoiattolo letargo
Esemplare di scoiattolo newyorkese 🙂

Una riflessione sul letargo

Che poi avrei fatto anche una riflessione…

Ma non è una contraddizione che, nel periodo dell’anno in cui la natura in generale si protegge (gli animali si richiudono nelle tane, le piante si spogliano, curano le radici), tutto per rigenerarsi e prepararsi alla primavera, noi esseri umani, che pur animali siamo, ci arrabattiamo tra impegni, appuntamenti, visite mediche, lavori, bollette, scuola, palestra, crema per le screpolature, ehm… chi più ne ha, più ne metta?

Non è che stiamo sbagliando qualcosa?

Adesso tu mi dirai: Noemi, ma ti pare che con tutti i casini che abbiamo, ci possiamo fermare a fare una riflessione filosofica sulla vita?

Eh, no, hai proprio ragione.

Eppure questa domanda me la faccio mentre sono in ballo con un lazzaretto familiare, nessuno esente, nemmeno la figlia felina che sembra essere quella in condizioni peggiori visti i suoi 16 anni*.

Anzi è proprio perché mi sono accorta che molti casini convergono nel periodo invernale (mi sono mica dimenticata la caldaia rotta?!) che mi si è accesa una lampadina.

La risposta a questa domanda non la conosco.

So però che l’unico modo per affrontare questi momenti che l’anima sfranta chiamerebbe “sfigati”, e quella illuminata (è nascosta ma c’è anche lei), chiamerebbe “occasioni”, è lasciarsi andare.

*poche settimane dopo aver scritto questo articolo la nostra Nuvola ci ha lasciato. Ne ho raccontato la forza e la lezione che mi ha insegnato nell’articolo: Il Mio San Valentino al contrario.

Non creare resistenza

Che non vuol dire arrendersi a come stanno le cose.

Non vuol dire diventare apatici, apatiche.

Vuol dire agire lasciando che il flusso della vita faccia il suo corso.

Ché, con un po’ di fiducia e buona fortuna, le cose si aggiusteranno… nel migliore dei modi.

Ecco questo devo proprio farlo.

Voglio proprio farlo.

Invece di dare sfogo alla rabbia, di muovermi come una forsennata per risolvere i mille problemi, con l’unico risultato di avere l’occhiaia spiaccicata a terra appena alle 8 di sera, voglio provare a vivere queste difficoltà con più leggerezza.

Non voglio lottare, né con me stessa, né con le situazioni.

Voglio cambiare qualcosa e magari lasciare che la mia parte animale mi guidi più di quella mentale.

Per lo meno, voglio provarci.

E tu? Come affronti i periodi complicati?

Accetto i tuoi consigli come manna dal cielo!


Qualche tempo questo articolo, scoprii la Ruota dell’Anno e il motivo per cui in inverno dovremmo riposare anziché agire in questo modo non naturale.

4 risposte a “Perché non esiste il letargo umano?”

  1. Anche io ultimamente sto sperimentando la filosofia del “lasciarsi andare” perché purtroppo capisci che a volte per certe cose noi non possiamo fare nulla e anche a me il cielo grigio mette una certa tristezza

  2. Io cerco sempre di mantenere la calma… tutto si sistema♥️ A volte meglio di quello che si pensava Ps. A me piacciono le mezze stagioni

    1. Mentre leggevo il tuo messaggio, c’è stata l’ennesima scossa di terremoto. E stranamente ho pensato la stessa cosa: prima o poi tutto si sistema 🙂 nonostante tutto

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