Brunella Roscetti: la ragazza “in gamba”

Quando ero ragazzina, ero una gran tifosa di calcio.

Nella mia cameretta non c’era il poster di un cantante grunge ma quello di Marco Van Basten. E questo dovrebbe dire tutto.

Da qualche anno però mi sono disamorata del calcio: scommesse, scandali, stipendi con troppi zeri, e dove vogliamo mettere le acconciature tamarre?

Poi ci sono discipline che sfornano campioni su campioni e di questi le cronache non parlano quasi mai, sebbene l’Italia ne sia piena.

Brunella Roscetti è una di questi.

Campionessa regionale di reining (equitazione western), campionessa italiana di dressage (equitazione anche questa) e dopo solo quattro mesi di allenamento, campionessa italiana di Para-rowing (canottaggio).

Tu dirai, cosa c’entra l’equitazione con il canottaggio?

È qui che entra in gioco la storia personale di Brunella, la storia di una donna innanzitutto, una donna che ama le sfide e non si ferma finché non le vince.

Una sportiva che un brutto giorno del 2006 ha subìto un intervento durissimo: l’amputazione al III medio della gamba sinistra.

E cos’ha fatto lei? Si è fatta scoraggiare o deprimere dalla situazione?

Brunella, insieme a un gruppo di tecnici che l’hanno seguita, ha messo a punto una protesi per montare in sella e ha ricominciato a galoppare e a vincere.

Nel 2013 Peppino Abbagnale (presidente della Federazione Italiana Canotaggio) l’ha voluta nella sua squadra di para-rowing. Ed ecco spiegato il mistero.

Adesso ti lascio alle parole di Brunella che, sì, è una grande atleta, ma innanzitutto, è un essere umano meraviglioso, di quelli di cui ci piace parlare in questo blog. Enjoy!

Brunella Roscetti in sella
Brunella Roscetti

Brunella Roscetti, la ragazza “in gamba”

N: Quello che emerge di te non è solo determinazione, forza e coraggio ma anche tanta allegria. Mi viene da chiederti: come fai?

B: Quando si tocca il fondo, quando vedi che la vita ti viene portata via per un errore medico, capisci che non puoi più stare a guardare. Devi reagire per dimostrare per primo a te stessa di potercela fare. Il sorriso mi viene spontaneo. Io sono una donna che apprezza la vita in ogni sfaccettatura. Sorrido alle piccole cose come alle grandi cose. Credo che sorridere sia molto curativo!

Brunella Roscetti

N: Ci racconti di quel momento in cui volevi mollare tutto ma…?

B: – Ho passato un anno dall’inizio della mia amputazione a pensare che la mia vita fosse finita insieme alla mia gamba. Poi un giorno sono andata a trovare un amico che ha una scuderia di cavalli Arabi. Era il giorno del mio compleanno, l’11 novembre. Mi regalai un viaggio per Parigi per andare a vedere proprio il salone dei cavalli Arabi. Mentre i miei occhi si perdevano a guardare questi esseri favolosi, la mia mente pian piano cominciava a risvegliarsi. Pensai: come faccio? Cosa mi invento per tornare a cavalcare? Da qui partì la scommessa con me stessa. Cominciai ad informarmi, a cercare e soprattutto a credere. Con l’aiuto dell’Inail di Roma, dell’Ing. Gennaro Verni e del Tecnico Franco Mele, iniziammo a costruire la prima protesi. Da quel giorno sono assetata di voglia di fare.

N: Qual è il tuo prossimo obiettivo?

B: Oddio, ne ho molti però, questa volta, per scaramanzia, sto zitta. Prometto che vi informerò dopo i risultati .

N: Ti senti unadonnaalcontrario?

B: Mi sento una donna fortunata e fantastica che ama la vita e si impegna per aiutare gli altri in primis, poi se stessa.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.